UNC: record del risparmio a Milano, -154 euro per una famiglia con due figli. Bolzano, Venezia e Trieste le città più care
(Unione Nazionale Consumatori - UNC) - Secondo i dati definitivi di agosto resi noti oggi dall'Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) registra una diminuzione su base annua dello 0,1%, come a luglio.
"E' il settimo mese consecutivo di deflazione, ma non per chi va a fare la spesa di tutti i giorni. Il carrello della spesa passa dal +0,4% di luglio al +0,6% di agosto, con un balzo, in un solo mese, del 50%. Anche i beni ad alta frequenza di acquisto invertono la rotta, passando da -0,1% a +0,1%. Un fatto grave, considerato che i consumi sono ancora fermi" afferma Massimiliano Dona, Segretario dell'Unione Nazionale Consumatori.
Secondo i calcoli dell'associazione, l'incremento dei prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, ossia del cosiddetto carrello della spesa, pari allo 0,6%, significa pagare, in termini di aumento del costo della vita, per una tradizionale famiglia, una coppia con 2 figli, 71 euro in più su base annua.
Per la sola spesa di tutti i giorni, una coppia con 1 figlio pagherà 64 euro in più, un pensionato con più di 65 anni sborserà 33 euro, 29 euro un single con meno di 35 anni, 43 euro una coppia senza figli con meno di 35 anni.
L'Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica dei capoluoghi di regione (cfr tabella) dove, grazie alla deflazione, si risparmia di più.
Il record del risparmio spetta a Milano, dove nonostante la deflazione, pari a -0,3% sia inferiore ad Ancona (-0,4%), la maggior spesa dei milanesi consente ad una famiglia di 4 persone di risparmiare 154 euro su base annua in termini di riduzione del costo della vita. Al secondo posto Ancona, con una deflazione dello 0,4% ed una minor spesa di 150 euro. Al terzo posto Torino, dove una tradizionale famiglia di 4 componenti risparmierà 142 euro (-0,3%).
In testa alla classifica delle città più care d'Italia, Bolzano, dove l'inflazione dello 0,5% si traduce in un aggravio di spesa, per una famiglia di 4 persone, pari a 270 euro su base annua. Seguono, sempre in termini di aumento del costo della vita, Trieste e Venezia, dove l'inflazione dello 0,4% si traduce in un aumento del costo della vita pari a 161 euro.
Tra la città più cara, Bolzano, e quella meno cara, Milano, si determina una differenza annua, in termini di spesa, pari a 424 euro (154+ 270).
Tabella: spesa aggiuntiva per famiglia di 4 persone nelle città capoluogo (in ordine crescente di spesa)
Città capoluogo | Spesa aggiuntiva per una famiglia di 4 persone | Inflazione |
Milano | -154 | -0,3 |
Ancona | -150 | -0,4 |
Torino | -142 | -0,3 |
Catanzaro | -135 | -0,5 |
Potenza | -127 | -0,4 |
Roma | -123 | -0,3 |
Palermo | -61 | -0,2 |
Bari | -33 | -0,1 |
Genova | 0 | 0 |
Perugia | 0 | 0 |
Cagliari | 37 | 0,1 |
Aosta | 42 | 0,1 |
Firenze | 43 | 0,1 |
Napoli | 65 | 0,2 |
Bologna | 85 | 0,2 |
Trento | 122 | 0,3 |
Trieste | 161 | 0,4 |
Venezia | 161 | 0,4 |
Bolzano | 270 | 0,5 |
Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat
Ufficio stampa: 338/4031534