UNC: DATO POSITIVO, ANCHE SE DAL 2007 AL 2014 PERSO IL 10,6% DEL POTERE D'ACQUISTO
Secondo i dati resi noti oggi dall'Istat, il potere di acquisto delle famiglie consumatrici nel secondo trimestre del 2015 e' aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dell'1,1% rispetto al secondo trimestre del 2014"Si tratta, finalmente, di una dato positivo. L'inversione di tendenza e' una buona notizia, anche se dobbiamo tenere presente che dipende, comunque, dalla bassa inflazione. Inoltre dal 2007 al 2014 il potere d'acquisto e' crollato del 10,6%" ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario dell'Unione Nazionale Consumatori.Secondo i calcoli dell'UNC, infatti, il potere d'acquisto delle famiglie consumatrici e' sceso, durante questi anni di crisi, dal 2007 al 2014, del 10,6%, mentre, in soli 3 anni, dal 2011 al 2014, e' sceso del 6% (cfr. tabella)."Dopo anni di crolli di tutti i principali parametri economici, e' normale che, dal Pil ai consumi delle famiglie, dalla disoccupazione al potere d'acquisto, ci sia un cambio di rotta. Prima o poi doveva succedere. Non si puo' scendere all'infinito. Ma quello che conta per davvero, per risolvere i problemi reali, e' quanti anni ci metteremo per tornare ai valori precrisi" ha proseguito l'avv. Dona.
Intervallo | Potere d'acquisto delle famiglie consumatrici (a) (differenza percentuale) |
2014-2007 | -10,6 |
2014-2008 | -9,5 |
2014-2009 | -7,8 |
2014-2010 | -6,4 |
2014-2011 | -6 |
Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat
(a) Reddito lordo disponibile delle famiglie consumatrici in termini reali, ottenuto utilizzando il deflatore della spesa per consumi finali delle famiglie (valori concatenati con anno di riferimento 2010).1 ottobre 2015
1 ottobre 2015