Funzionari pubblici infedeli, Codacons: illegalita' dilagante, mancano controllo alla radice
Serve inasprimento delle pene, spesso corrotti non fanno nemmeno un giorno di carcere
Una situazione di illegalita' dilagante che arreca un danno economico alla collettivita', privandola di risorse e servizi. Lo afferma il Codacons, commentando il rapporto della Guardia di Finanza sui 4.835 dipendenti pubblici che hanno sottratto soldi per oltre 3 miliardi di euro solo nei primi 6 mesi del 2015.
"E' evidente come il problema sia alla radice - denuncia il Presidente Carlo Rienzi - Se un numero cosi' elevato di funzionari pubblici riesce a sottrarre risorse per miliardi di euro ogni anno, e' perche' mancano i controlli, e quelli che ci sono risultano inadeguati. Per ogni euro che si riesce a recuperare grazie alle operazioni della Guardia di finanza e alle sentenze della Corte dei Conti, molti altri finiscono nelle tasche di dipendenti senza scrupoli, i quali si arricchiscono a danno dei cittadini".
"Per tale motivo e' indispensabile non solo incrementare la vigilanza da parte dei datori di lavoro e degli enti pubblici - prosegue Rienzi - ma anche e soprattutto inasprire le pene verso i responsabili di tali reati, i quali devono finire in carcere. Ricordiamo infatti che spesso i corrotti in Italia se la cavano a buon mercato, senza scontare nemmeno un giorno di galera".