I padroncini del vapore, allergici a regole e tutele collettive contro i comportamenti truffaldini e fraudolenti delle imprese a danno di milioni di consumatori, tentano di replicare quanto gia' fatto nel 2008, quando riuscirono a rendere inapplicabile ed inoffensivo uno strumento di civilta' giuridica, la class action approvata nella finanziaria 2007 dal Governo Prodi, presente in tutti gli ordinamenti capitalistici, quale formidabile strumento per riequlibrare gli squilibri di un mercato selvaggio, privo di quelle sane regole della concorrenza, rispettoso di diritti e legalita'.
Il DDL sulla class action approvata all'unanimita' (con un solo astenuto) dalla Camera dei Deputati (da calendarizzare al Senato), che sottrae giustamente dal Codice del Consumo per affidarlo al Codice di Procedura Civile, uno strumento di civillta giuridica, al contrario della propaganda di Confindustria, di banche, assicurazioni ed imprese aduse a praticare il libero arbitrio a danno dei consumatori e delle famiglie strangolate e vessate, e' una normativa gia' presente da decenni nelle legislazioni europee e statunitense, che non penalizza quelle imprese sane che si fanno concorrenza nei liberi mercati.
Ne' contiene, come nella legislazione degli Stati Uniti, quel 'danno punitivo' , formidabile deterrente per scoraggiare truffe ed abusi a danno del mercato, che oltre ai doverosi risarcimenti della classe danneggiata, prevede nel giudizio di merito una sanzione economica valutata nei giudizi dai giudici, sulla base del fatturato delle imprese.
Adusbef e Federconsumatori, nel confermare che la class action approvata dalla Camera, non rappresenta alcuna preoccupazione per le libere imprese che si fanno concorrenza leale sui mercati, alla stessa stregua delle altre legislazioni in materia degli altri Paesi, quale formidabile antitodo ai comportamenti scorretti e vessatori, che hanno visto frodare 50 miliardi di euro, con il fenomeno del risparmio tradito ad oltre 1 milione di famiglie, certe che Governo e Parlamento, rifuteranno stavolta di eseguire desiderata ed ordini, impartiti come nei ristoranti ai piu' fedeli camerieri di questi padroncini delle ferriere, corresponsabili del degrado di un grande paese come l'Italia, divorata da corruzione ed illegalita'
Roma, 6 giugno 2015