Unc: attenti ai tassi bassi, la rata e' destinata ad aumentare
Secondo i dati presentati oggi dall'Agenzia delle entrate contenuti nel rapporto dell'Osservatorio del mercato immobiliare, le compravendite, dopo 7 anni in negativo, tornano a crescere dell'1,8%, mentre si abbassano, rispetto all'anno precedente, sia la rata media mensile che i tassi di interesse.
"L'aumento delle compravendite e' sicuramente un dato positivo. Non deve, invece, indurre in errore il dato sull'abbassamento dei tassi di interesse e della rata media" ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario dell'Unione Nazionale Consumatori.
"I tassi di riferimento, infatti, sono al minimo, grazie agli interventi della Bce e lo resteranno ancora nel 2015, considerando l'imminente Quantitative Easing. Ma le rate ed i tassi non possono che aumentare nei prossimi anni. Chi ha contratto un mutuo a tassi variabili, il 77,5%, non potra' che vedere aumentare la rata nel corso dei prossimi 22 anni. Il rischio, quindi, e' che il mutuo diventi insostenibile, considerati gli spread attualmente praticati" ha proseguito Dona.
"Anche se nel 2015 alcune banche hanno annunciato riduzioni dello spread, questo e' decisamente troppo alto, ben superiore rispetto ai livelli pre-crisi. L'inevitabile futuro aumento dei tassi di riferimento, quindi, rendera' il taeg esageratamente alto. Per questo mettiamo in guardia il consumatore a non farsi trarre in inganno e indurre in tentazione. La rata, in caso di mutuo a tasso variabile, e' meglio che non superi il 23% del reddito familiare, cosi' da poter sostenere anche aumenti pari al 30%" ha concluso l'avv. Dona (segui @massidona su Twitter).