Ripensare gli stabilimenti balneari come chiave per rilancio economia blu
Prezzi degli stabilimenti balneari in rialzo quest'estate, sebbene i rincari sono piuttosto contenuti, in media le maggiorazioni sono del 2,7%. Secondo l'Adoc gli stabilimenti possono la chiave di volta per promuovere il turismo balneare e culturale, per tutelare l'ambiente costiero e rilanciare l'economia blu, ma la loro gestione deve essere ripensata.
"Rispetto allo scorso anno abbiamo registrato un aumento dei prezzi per l'utilizzo dei servizi offerti dagli stabilimenti balneari, in media nell'ordine del 2,7% - dichiara Lamberto Santini, Presidente dell'Adoc - le Regioni dove si registra il maggiore aumento sono Veneto (+6,6%) e Toscana (+5,8%), seguite da Liguria (+4%), Lazio (+3,7%), Sardegna (+2,7%) e Emilia-Romagna (+1,6%). Mentre in Puglia, Marche, Sicilia e Campania i prezzi sono rimasti invariati rispetto al 2014. Rincari che incideranno sulle scelte vacanziere delle famiglie italiane, poco inclini ad accettare aumenti, seppure lievi. D'altra parte e' in aumento il numero di promozioni e sconti sia sugli abbonamenti stagionali sia sui singoli servizi che, potenzialmente, possono provocare una risposta positiva da parte dei consumatori. Ad ogni modo, ribadiamo la nostra convinzione che gli stabilimenti balneari, se ben gestiti, possono diventare il primo baluardo per la tutela dell'ambiente costiero e marittimo ed essere il giusto viatico per il rilancio del turismo, sia balneare che culturale, e dell'economia blu, legata al mare. Il settore sicuramente non vive un buon momento, il calo delle presenze e degli investimenti degli ultimi anni ha inciso profondamente sulla loro economia, soprattutto al Sud. Pertanto crediamo che si debba investire nelle imprese balneari e che queste possano e debbano rilanciarsi anche con iniziative intelligenti. Crediamo che possa essere avviata una sinergia tra turismo prettamente balneare e turismo culturale, collegando le meraviglie naturali delle coste alla grande ricchezza culturale e storica dell'entroterra, prevedendo percorsi e iniziative congiunte al fine di rinnovare e rilanciare l'intero settore turistico. Inoltre, sarebbe opportuno mantenere aperta la stagione balneare anche dopo la fine dell'estate, in particolare nelle Regioni piu' favorite dal clima. I prezzi piu' bassi nei periodi classicamente fuori stagione possono costituire un incentivo in piu' per le famiglie".
Spesa media per persona negli stabilimenti balneari italiani (1 ingresso, 1 ombrellone, 1 sdraio, 1 lettino)
REGIONE | SPESA MEDIA 2014 | SPESA MEDIA 2015 | DIFF.% 2014-15 |
Lazio | 27 € | 28 € | +3,7% |
Liguria | 37 € | 38,5 € | +4% |
Toscana | 34 € | 36 € | +5,8% |
Puglia | 26 € | 26 € | = |
Emilia Romagna | 29,5 € | 30 € | +1,6% |
Marche | 27 € | 27 € | = |
Sicilia | 24,5 € | 24,5 € | = |
Sardegna | 37 € | 38 € | +2,7% |
Veneto | 30,5 € | 32 € | +6,6% |
Campania | 24 € | 24 € | = |
MEDIA | 29,6 € | 30,4 € | +2,7% |