Bankitalia continua a fare terra bruciata delle banche del sud, commissariando, con criteri spesso arbitrari e privi di necessarie e trasparenti motivazioni, istituti di credito operanti nel mezzogiorno. Dopo aver fatto piazza pulita di banche storiche con tradizioni secolari, come il Banco di Napoli offrendole in pasto ai soci di Bankitalia egemoni del Nord, come Intesa San Paolo, oggi e' stato il turno di Carichieti, forse per rafforzare qualche banca o banchiere nelle grazie dei mandarini di Palazzo Kock. Per non parlare dei soliti noti commissari, funzionali e proni gli esclusivi interessi di Bankitalia che non convergono affatto con quelli dei consumatori, utenti, risparmiatori e delle aree geografiche devastate. Con il commissariamento di Carichieti l'Abruzzo perde di fatto la sua ultima cassa di risparmio espressione del territorio dopo gli identici drastici interventi che hanno colpito Tercas e Caripe e il passaggio di Carispaq alla Bper.
Adusbef non difende le banche e tantomeno Carichieti , ma pretende che questi mandarini di Palazzo Koch, che vivono e prosperano nella piu' totale oscurita' usuale di tutti i sepolcri imbiancati, comincino a rendere conto del loro operato motivando sia le ragioni e le finalita' del commissariamento, che i criteri con i quali vengono nominati, al di fuori di qualsiasi albo, le consuete terne di commissari, il cui arbitrio e cupidigia di guadagno e di clientele .
Di fronte all'ineffabile sudditanza del Governo che col Ministro Padoan ha eseguito come un obbediente soldatino gli ordini di Bankitalia, ADUSBEF chiedera' alla Procura della Repubblica di Roma di indagare sull'operato del Direttorio e se i poteri di vigilanza bancaria non siano stati utilizzati in maniera distorta e strumentale per favorire precisi e individuati gruppi d'interesse che possano configurare fattispecie quali corruzione, concussione, falso, truffa e abuso d'ufficio.
Elio Lannutti (Presidente Afusbef )
Roma, 19-9-2014