(Codacons) - Canone Rai si conferma tassa piu' odiata dagli italiani. Cittadini si ribellano a inserimento in bolletta
I conti non tornano sul fronte del canone Rai. Gli introiti versati nella casse del Tesoro attraverso la prima maxi-rata del canone, inserita nelle bollette della luce di luglio/agosto, non arriva nemmeno a 1 miliardo di euro, come risulta dai dati del Ministero dell’economia nell’aggiornamento del fabbisogno statale.
“Un dato molto lontano da quell’ 1,3 miliardi di euro preventivati e che sarebbero dovuti entrare nelle tasche della rete attraverso la prima rata – spiega il presidente Codacons, Carlo Rienzi – Il canone Rai si conferma così la tassa più odiata dagli italiani, e la scelta di inserire il balzello in bolletta non sta dando i risultati sperati, ma anzi sta producendo l’effetto opposto: gli utenti vivono la rivoluzione del canone come un abuso ingiusto, l’evasione prosegue e i cittadini si stanno ribellando all’imposizione del canone in bolletta, come risulta dai deludenti dati sugli incassi”.
“Avrebbe fatto meglio il Governo a prevedere, assieme all’inserimento del canone nelle fatture della luce, l’eliminazione o una drastica riduzione della pubblicità sui canali Rai, in modo da equilibrare una situazione totalmente sproporzionata, che vede i cittadini costretti al pagamento di una imposta medievale a anacronistica” – conclude Rienzi.