(Unione Nazionale Consumatori) - La Banca centrale europea ha lasciato invariati i tassi, lasciando, in particolare, il tasso principale di rifinanziamento al minimo storico dello 0,0%.
"E' evidente che la BCE continua a svolgere il suo compito per rilanciare l'economia. Il problema è più di così non può fare, salvo portare i tassi in territorio negativo. In ogni caso, essendo già bassissimi, gli effetti sugli investimenti sarebbero comunque limitati. Il punto è che accanto alla politica monetaria occorre anche una politica fiscale comune europea che punti alla crescita" afferma Massimiliano Dona, Segretario dell'Unione Nazionale Consumatori.
"Nel secondo trimestre 2016 la crescita non è rallentata solo in Italia, anche se noi restiamo sempre il fanalino di cosa insieme a Francia e Finlandia, ma in tutta Europa: da +0,5% a +0,3% nell'Eurozona e da +0,5% a +0,4% nella Ue-28" prosegue Dona.
"Per questo occorre una terapia d'urto comune" conclude Dona.