Numerosi consumatori si sono rivolti all'Unione Nazionale Consumatori a seguito della maxi svalutazione delle azioni operata da Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Ecco cosa fare per far valere i propri diritti....
"A due mesi dalla maxi svalutazione delle azioni operata da Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca e dopo aver parlato con molti clienti delle due banche che si sono rivolti alla nostra associazione per ricevere assistenza, e' ormai indubbio che i due istituti di credito, non solo non hanno spiegato che le azioni erano prodotti finanziari illiquidi per i quali sussistevano difficolta' di smobilizzo, ma le hanno, al contrario, proposte come un investimento sicuro, a capitale garantito, trasformabile in denaro contante in qualunque momento il cliente ne avesse fatto richiesta", e' quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario Generale dell'Unione Nazionale Consumatori (http://www.consumatori.it).
"L'operato delle due banche e' censurabile sotto molteplici profili: dall'assenza di trasparenza e correttezza nel proporre l'investimento all'assenza di un'effettiva valutazione dell'adeguatezza dell'investimento con riferimento alle caratteristiche personali dei clienti ed alla specificita' del prodotto proposto, solo per fare alcuni esempi", aggiunge Valentina Greco, legale dell'Unione Nazionale Consumatori, che prosegue: "abbiamo iniziato ad inviare delle diffide alle banche nelle quali, oltre, a contestare i profili suindicati, chiediamo l'invio dei documenti che l'istituto di credito per legge e' obbligato a consegnare al cliente quando propone un investimento perche', non di rado, la banca risulta inadempiente anche sotto questo aspetto con conseguenze negative a suo carico sotto il profilo del risarcimento del danno".
I consumatori interessati possono segnalare il caso accedendo all'area "Segnalaci un problema" sul nostro sito oppure scrivendo a segnalazioni@consumatori.it indicando nell'oggetto "BPV" O "VB".
Roma, 22 giugno 2015