Allarme salute: crisi economica e tagli alla sanità pubblica provocano un aumento della mortalità
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Allarme salute: crisi economica e tagli alla sanità pubblica provocano un aumento della mortalità
In Europa e in Italia stanno crescendo in misura allarmante i decessi legati a terapie inadeguate, quindi evitabili, e le morti in qualche modo collegate alla crisi economica. Possiamo davvero definirci un Paese evoluto e civile in presenza di tante e tali inefficienze? La risposta è semplice: si può parlare di un Paese progredito solo se il Servizio Sanitario Nazionale ha le risorse necessarie per rispondere alla domanda di salute e per garantire prestazioni adeguate ai cittadini che ne hanno bisogno.
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Recenti indagini mostrano con disarmante chiarezza la gravità della situazione. Il rapporto Eurostat denuncia che in Europa una morte su tre si sarebbe potuta evitare se i servizi sanitari avessero garantito cure adeguate, mirate ed efficaci, mentre nuovi studi sui tumori trattabili hanno rilevato che all’aumento del tasso di disoccupazione corrisponde un incremento della mortalità per tutti i tipi di cancro. Tali ricerche dimostrano inoltre che l’impossibilità di accedere alle cure si riflette sulla sopravvivenza: in altre parole in assenza di copertura sanitaria adeguata cresce la mortalità per tumore.
Tutte le conquiste medico scientifiche degli ultimi anni rischiano di essere vanificate da provvedimenti di cosiddetto riordino: i tagli alla sanità pubblica mettono a rischio i livelli essenziali di assistenza e ignorano le necessità di una popolazione che non solo invecchia e si trova a dover affrontare la crescita delle malattie croniche ma che viene anche schiacciata dal peggioramento delle condizioni socio economiche e dalla riduzione di risorse per il Servizio Sanitario Nazionale.
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