Artisti e conduttori che superano tetto 240mila euro non potranno lavorare su altre reti tv per almeno 5 anni. Richiesta di sequestro in procura del contratto record di Fabio Fazio
(Codacons) - Una diffida alla Rai affinché inserisca nei contratti firmati da artisti e conduttori una clausola che tuteli la rete di Stato nei casi in cui i compensi superino il tetto massimo di 240mila euro annui. A presentarla il Codacons, che contesta fortemente il cachet record riconosciuto dall’azienda a Fabio Fazio. La vergogna tutta italiana avvenuta con Fazio non deve più ripetersi – afferma l’associazione – In tal senso la Rai deve prevedere in ogni contratto una clausola scritta da far sottoscrivere all'artista/conduttore avente ad oggetto il patto di non concorrenza quinquennale. In sostanza chi percepisce stipendi superiori al tetto massimo di 240mila euro deve impegnarsi a non lavorare su altre reti televisive per un periodo di almeno 5 anni successivo alla scadenza del contratto con la rete di Stato. Ciò per evitare sia situazioni anomale come quella di Fabio Fazio, nella quale una pseudo-trattativa con La7, secondo molti inesistente, avrebbe spinto la Rai a concedere il maxi-stipendio al conduttore, sia per impedire che gli artisti possano sfruttare la tv di Stato per ottenere notorietà e pubblico da portare poi in altre reti. Intanto è in dirittura d’arrivo la richiesta di sequestro del contratto tra Rai e Fazio che il Codacons inoltrerà alla Procura di Roma, a tutela degli utenti che finanziano la rete attraverso il canone.