(Unione Nazionale Consumatori) - Secondo i dati resi noti oggi dal direttore dell'Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi, con il canone in bolletta gli abbonamenti alla Rai sono aumentati di 5,5 milioni in un anno, passando dai 16,5 milioni del 2015 ai 22 milioni del 2016.
"Se prendiamo per buoni questi dati, allora significa che nel 2016, nonostante la riduzione del canone da 113,50 a 100 euro, c'è stato un extragettito di 327 mln. Questo implica, se non si vuole fare cassa come promesso, che il canone dovrebbe scendere ad 85 euro e non a 90 come avvenuto nel 2017" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.
"Ora chiediamo che questi soldi vadano finalmente a finanziare l'impegno di innalzare la soglia di esenzione da 6.713,98 euro a 8000 euro per chi ha un'età pari o superiore a 75 anni, restituendo i soldi a chi, nel frattempo, è stato costretto a a pagare" prosegue Dona.
L'associazione ricorda, infatti, che l'innalzamento era già previsto per l'anno 2016, ma andava finanziato con "le eventuali maggiori entrate".
"Ora che le maggiori entrate sono arrivate va immediatamente emanato il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze previsto dalla Legge di stabilità 2016" conclude Dona.