Usa-Cina: Tillerson a Pechino a consulto sulla Corea del Nord

Pechino - Il segretario di Stato statunitense, Rex Tillerson, sara' in visita in Cina il 18 e 19 marzo prossimi. La conferma della presenza a Pechino di Tillerson, gia' annunciata dagli Stati Uniti settimana scorsa, e' arrivata oggi dal Ministero degli Esteri cinese. Il segretario di Stato dell'amministrazione guidata da Donald Trump discutera' a Pechino dei "legami bilaterali e delle questioni internazionali di comune interesse" tra le due sponde del Pacifico, come scrive l'agenzia Xinhua, ma a dominare la visita sara' la tensione nella penisola coreana, dopo l'ultimo test missilistico di Pyongyang.
La Cina sara' l'ultima tappa del primo viaggio in Asia orientale di Rex Tillerson come capo della diplomazia statunitense. Oggi, il segretario di Stato Usa e' a Tokyo, dove e' in programma un incontro con il primo ministro, Shinzo Abe, e con il ministro degli Esteri, Fumio Kishida; il 17 marzo prossimo sara' a Seul, dove sono in agenda incontri con il presidente facente funzione, Hwang Kyo-ahn, subentrato alla sfiduciata Park Geun-hye, e con il ministro degli Esteri, Yung Byung-se. Giappone e Corea del Sud hanno apertamente condannato l'ultimo test missilistico di Pyongyang del 6 marzo scorso, mentre Pechino ha manifestato opposizione e ha chiesto di evitare l'aumento della tensione nella penisola.
La Cina si preannuncia come la tappa piu' delicata del segretario di Stato Usa: Pechino si attiene alle risoluzioni dell'Onu nei confronti di Pyongyang, e nelle scorse settimane ha deciso lo stop alle importazioni di carbone dalla Corea del Nord fino alla fine del 2017, mandando un duro messaggio alla fragile economia del Paese retto da Kim Jong-un, ma chiede anche la riapertura dei colloqui a sei sul nucleare nord-coreano e di evitare "uno scontro frontale" nella penisola, come dichiarato settimana scorsa dal ministro degli Esteri cinese, Wang Yi.
Le tensioni sono provocate, per Pechino, soprattutto dal Thaad (Terminal high-altitude area defense system) il sistema di difesa anti-missilistico che Seul sta installando con l'aiuto statunitense sul proprio territorio per contenere la minaccia nord-coreana. Pechino si oppone per ragioni di sicurezza militare allo scudo anti-missile che Seul considera necessario, e nel mirino delle autorita' cinesi e' finita una conglomerata, la Lotte, proprietaria di una catena di supermercati popolari anche in Cina, che ha concesso al governo sud-coreano il terreno su cui sorgera' il Thaad. In pochi giorni, gia' oltre cinquanta punti vendita Lotte sono stati costretti alla chiusura dopo le ispezioni delle autorita' cinesi e in alcune parti del Paese sono cominciati i boicottaggi alla catena sud-coreana.
Sulla Corea del Nord si e' espresso oggi anche il primo ministro cinese, Li Keqiang, durante la conferenza stampa conclusiva dei lavori dell'Assemblea Nazionale del Popolo, il parlamento cinese, ribadendo l'appello cinese a evitare l'escalation della tensione. "Nessuno vuole il caos sull'uscio di casa", ha affermato Li Keqiang, che ha parlato anche delle tensioni commerciali tra le due sponde del Pacifico. "La Cina non vuole una guerra commerciale con gli Stati Uniti", ha affermato il premier cinese, che prevede un cammino positivo nelle relazioni tra Washington e Pechino.
La visita di Tillerson potrebbe aprire anche all'incontro tra i presidenti dei due Paesi: Donald Trump e Xi Jinping potrebbero vedersi per la prima volta gia' il mese prossimo, nella tenuta di Trump a Mar-a-Lago, in Florida, come emerso da alcune indiscrezioni della stampa statunitense, anche se l'incontro tra i due e' ancora da confermare da parte cinese.