Roma - Due donne al centro di un nuovo dialogo, per dare ancora piu' sostanza ai rapporti tra Italia e Iran e superare gli ultimi pregiudizi reciproci. Mercoledi' la Camera ospitera' il convegno "Italia-Iran, un modello di cooperazione", organizzato dalla neo presidente dell'Associazione parlamentare di amicizia Italia-Iran Daniela Sbrollini e a cui prendera' parte la presidente della Fondazione Benefica per le Malattie Speciali (CSFFD) Faezeh Hashemi Rafsanjani, figlia dell'ex Presidente Iraniano Akbar Hashemi Rafsanjani. "Le donne spesso offrono nuove progettualita' che aiutano il dialogo" spiega all'AGI Daniela Sbrollini "e noi vogliamo partire dai temi della societa', del welfare e della salute delle persone".
Dopo il superamento delle sanzioni, dopo l'avvio di nuovi rapporti con le visite del presidente Rohani a Roma e del premier Matteo Renzi a Teheran, si e' deciso di ridare nuova vita all'associazione parlamentare di amicizia tra Italia e Iran e a guidarlo e' stata chiamata la deputata Pd Daniela Sbrollini. "Il nostro impegno e' puntare sulla societa', sulla cultura e sulla cooperazione, partendo anche dal welfare, per aprire un nuovo terreno di confronto e di dialogo" afferma la neo presidente, dopo aver sottolineato che l'adesione all'associazione e' giunta da deputati e senatori di tutti i gruppi presenti in Parlamento. Obiettivo dell'associazione e' dare corpo a questi nuovi rapporti sul piano sociale, di conoscenza reciproca, "creando una sinergia vera per abbattere steccati e pregiudizi verso un paese che conosciamo ancora poco, migliorando le potenzialita' e gli interscambi, culturali oltre che economici".
"C'e' un paese che ha una cultura straordinaria e che ci ha scelto come uno dei suoi partner ideali - spiega la presidente dell'Associazione - e questo ci permette di comprendere come gli altri paesi si stanno muovendo per sviluppare innovazione, tecnologia e progettualita'". Un messaggio di dialogo che e' stato subito compreso: all'associazione hanno aderito deputati e senatori di tutti i gruppi politici italiani e al convegno hanno aderito gia' 105 esponenti di associazioni, aziende, categorie, universita' e ricerca.
L'obiettivo, fa notare la presidente Sbrollini, "e' intraprendere relazioni con un mondo ch conosciamo poco, che e' un paese islamico, bellissimo, ma verso cui ci sono ancora alcuni pregiudizi, sappiamo che sui diritti civili la strada e' lunga, ma se questa collaborazione puo' aiutare, partendo da due donne, si puo' ripensare a nuovi modelli di societa'".
Al centro del convegno di domani, a cui per parte iraniana oltre a Faezeh Hashemi Rafsanjani sara' presente una folta delegazione guidata dall'ambasciatore a Roma Jahanbakhsh Mozaffari, ci saranno "tutti i progetti legati a salute, welfare e sport, temi legati all'integrazione e all'inclusione, alla rigenerazione delle periferie. Ma anche l'enorme potenzialita' che gli iraniani hanno in ambito medico e tecnologico. Vogliamo mettere a frutto buone pratiche anche nel campo della ricerca, un settore in cui le donne sono molto avanti. Basti pensare che il 60% della popolazione universitaria iraniana e' femminile, dati peraltro simili a quelli italiani, e questo apre anche il grande capitolo delle opportunita'".
Tra i temi di questo primo convegno, cui ne seguiranno altri, ci sono diversi spunti che mettono al centro la persona e che coinvolgono la salute, il welfare, l'accesso universale alle cure sanitarie, la costruzione di nuovi ospedali e quindi nuove infrastrutture sociali, nuovi modelli di citta' salubri (le cosiddette healt city), la cura della persona, lo sport, la corretta alimentazione e la cosmesi naturale. Insomma, diversi settori, con ripercussioni sulla cooperazione, sull'economia, sulla ricerca e su un dialogo per la conoscenza reciproca.
La nuova Associazione ha in agenda nuovi incontri bilaterali con parlamentari iraniani, tanto che una visita di deputati e senatori italiani a Teheran e' gia' in programma. Tra i punti qualificanti del ruolo che l'Associazione parlamentare intende mettere in campo c'e' anche il monitoraggio delle nuove relazioni: "su input degli stessi partecipanti del primo convegno, vorremmo capire le esigenze di aziende e operatori sociali. Vogliamo favorire i rapporti con l'imprenditoria sana che abbiamo; spesso ci siamo trovati in situazioni di sfruttamento e speculazione, mentre vogliamo svolgere un'opera di monitoraggio e controllo per tutelare criteri di equilibrio, serieta' e trasparenza". (AGI)