Roma - La nobile arte della spada giapponese: non uno sport, ma una via dello spirito e una porta di accesso alla cultura e alle tradizioni del Sol Levante. E' per questa ragione che il Kendo e' stato inserito nel programma ufficiale delle numerose celebrazioni del 2016 per il centocinquantenario delle relazioni tra Italia e Giappone. Si svolgera' domenica 18 settembre la Coppa dell'Ambasciatore, torneo cui parteciperanno oltre cento praticanti e le squadre provenienti da 12 regioni italiane, dove il Kendo vanta una presenza consolidata talvolta dagli anni Sessanta del secolo scorso. Sono attualmente 2.500 i kendoka italiani ripartiti fra 120 club (o dojo), mentre a piu' di 150 ammontano gli istruttori.
L'evento di domenica prossima (si svolge presso il Tolive Sportscenter di Roma) e' stato organizzato dall'Ambasciata del Giappone in Italia e dalla Confederazione Italiana Kendo, che ospiteranno anche una prestigiosa delegazione della AJKF (la All Japan Kendo Federation). Questa sara' composta da due molto celebrati maestri nipponici: Minoru Makita (che e' ottavo dan della disciplina, massimo grado attribuibile nel Kendo) con un passato da campione in patria e all'estero e Arimitsu Kawakami (settimo dan), professore associato alla Kokushikan University. I due maestri terranno, sabato 17, un seminario tecnico aperto a tutti i praticanti italiani.
La compagine italiana si e' conquistata un posto importante sulla scena del Kendo mondiale. L'Italia e' stata il primo paese europeo ad avere raggiunto la semifinale nella storia dei Campionati del Mondo di Kendo (in Inghilterra nel 2003); e' stata campione d'Europa a squadre sia maschile sia femminile al ventiseiesimo Campionato europeo di Kendo nel 2015; la nazionale femminile si e' classificata tra le prime otto squadre ai Mondiali di Tokyo del 2015.
"La Coppa dell'Ambasciatore fa parte delle tante iniziative con cui ci siamo sforzati e ci sforziamo di introdurre e di far conoscere meglio la cultura giapponese in Italia, specialmente in occasione del centocinquantenario delle relazioni tra i due Paesi" ha spiegato il vice capomissione dell'Ambasciata del Sol Levante, Hiroshi Yamaguchi, illustrando il torneo di domenica. "Chi si avvicina al Kendo, generalmente, non e' interessato al solo aspetto sportivo ma ai piu' diversi ambiti della cultura giapponese. Si va dai manga al cinema alla letteratura", hanno spiegato Mauro Battaglioni, consigliere della Confederazione Italiana Kendo e Carlo Baldassari, presidente dell'Accademia romana Kendo.
Sempre piu' nutrito e' inoltre l'interesse femminile per il Kendo: "La scherma femminile risulta agli osservatori profani piu' gentile nell'esecuzione, come piu' affidata alla tecnica anche durante i combattimenti, ma nella sostanza i principi del Kendo vengono espressi nella medesima maniera a prescindere dal sesso, nella unione dello spirito col corpo e con la spada", ha osservato la giornalista Giulia Pompili, secondo dan di Kendo. (AGI)