(AGI) - Kampala, 30 ag. - L'Uganda ha consesso al gruppo francese Total e a quello britannico Tullow i tanto attesi permessi di sfruttamento petrolifero per la parte ugandese del bacino del lago Albert. Un bacino la cui capacita' e' stimata in circa 1,7 miliardi di barili. L'annuncio e' stato fatto dal ministro dell'Energia ugandese, Irene Muloni. I permessi sono validi per una durata iniziale di 25 anni, con la possibilita' di estensione di 5 anni, le stesse condizioni concesse alla societa' cinese Cnooc nel 2013. Il ministro ha poi detto che i primi barili verranno estratti al piu' tardi nel 2020. Gli analisti, tuttavia, ritengono che la data del 2020 sia troppo ottimista e ritengono, invece, che lo sfruttamento del petrolio ugandese sulle rive del lago Albert non iniziera' prima del 2025.
L'oleodotto, inoltre, lungo piu' di 1400 chilometri, che dovra' portare il petrolio fino al porto di Tanga, in Tanzania, e' ancora da costruire. Il ministro, poi, ha voluto sottolineare che "le stime ci portano a dire che la produzione sara' tra i 200mila e i 300mila barili giorno". Le riserve ugandesi di petrolio del bacino del lago Albert, che delimitano una parte della frontiera tra l'Uganda e la Repubblica democratica del Congo, sono state scoperte nel 2006. (AGI)
Fea