Citta' del Capo - Un semplice sensore messo a punto dalla IBM SudAfrica potrebbe essere presto utilizzata per frenare la diffusione della tubercolosi in Africa. Una pubblicazione scientifica Fin24 riferisce che due ricercatori -un ingegnere IBM, Toby Kurien. e lo scienziato Darlington Mapiyem- stanno mettendo a punto un dispositivo di tracciamento che misura la vicinanza dei malati di tubercolosi. Si lavora al dispositivo nel secondo laboratorio di ricerca della multinazionale tecnologica americana in Africa, situato alla Wits Tshimologong Digital Innovation Precinct a Braamfontein, Johannesburg. "Dovevamo capire come fare a raccogliere dati sui pazienti e a seguire l'infezione", ha spiegato Kurien. "La soluzione e' stato creare un sensore cheap che puo' segnalare quando un malato entra in contatto con una persona che non e' infetta". Mapiye ha sottolineato che c'e' uno stigma sociale legato ai malati di tubercolosi e che il sensore e' stato creato proprio per destigmatizzare la malattia. "Con il tipo di dati raccolti siamo in grado di ottimizzare quali strategie mettere in atto e capire come le persone entrano in contatto con la malattia". Il progetto e' ancora in fase di ricerca ma il team spera di condurre i trial a Johannesburg e poi trasferirlo in Kenya, dove ha sede il secondo laboratorio di ricerca della IBM. Una volta lanciato, il cheap sara' distribuito tra i malati e anche chi non lo e'', ovviamente per tutti su base volontaria. (AGI)