Maputo - Luce verde del governo mozambicano per un accordo di condivisione del potere con il principale partito d'opposizione Renamo, primo risultato nei colloqui di pace in corso a Maputo, avviati la settimana scorsa sotto l'egida di mediatori internazionali. L'attuale crisi e' scoppiata dopo che Renamo si e' rifiutato di accettare i risultati della tornata elettorale del 2014 favorevoli a Frelimo, partito al potere dall'indipendenza 40 anni fa. Gli scontri si sono intensificati nei mesi scorsi dopo che a dicembre il leader dell'opposizione, Afonso Dhlakama, ha annunciato che avrebbe governato in sei delle 11 province dove rivendicava la vittoria.
L'intesa annunciata apre la strada a una decentralizzazione del potere nel Paese africano. Con un comunicato, il capo della delegazione dell'opposizione ha fatto sapere che "la delegazione presidenziale e quella della Renamo hanno acconsentito a creare una sotto-commissione con il compito di preparare un pacchetto legislativo da far entrare in vigore prima delle elezioni" nel 2019. In questa situazione, ha aggiunto, governatori provinciali temporanei provenienti dalle file della Renamo dovrebbero essere nominati "il prima possibile".
Un risultato salutato con soddisfazione dal mediatore dell'Ue, Angelo Romano, che su Twitter ha parlato di accordo "importante per la pace in Mozambico". Restano tuttavia, diversi nodi da sciogliere, incluso un cessate il fuoco duraturo insieme al disarmo e integrazione dei combattenti Renamo nelle forze armate e di polizia. Anche dopo la fine della sanguinosa guerra civile, durata dal 1976 al 1992, le tensioni e gli scontri tra Renamo e Frelimo non si sono mai sopiti e si sono riaccesi nel 2013 quando l'opposizione ha ripreso le armi. (AGI)