(AGI) - Strasburgo, 7 giu. - Piu' cooperazione con i Paesi extracomunitari, piu' strumenti finanziari per i governi dei paesi di origine e transito dei migranti: sono le attese novita' del piano presentato oggi a Strasburgo dai vicepresidenti della Commissione europea, Federica Mogherini e Frans Timmermans, in linea con le sollecitazioni contenute nella proposta italiana del "migration compact". Al fondo Ue per l'Africa istituito lo scorso novembre alla Valletta si vuole conferire un finanziamento aggiuntivo di un miliardo tra contributi comunitari (500 milioni dal Fondo europeo per lo sviluppo) e nazionali (500 milioni). Inoltre, come preannunciato nei giorni scorsi dal capo della diplomazia Ue Federica Mogherini, si proporra' "in autunno" l'istituzione di un nuovo fondo, sul modello di quello gia' attivo per gli investimenti strategici (l'Efsi, o cosiddetto "fondo Juncker"), che con un investimento iniziale di 3,1 miliardi dal bilancio comunitario punta ad ottenerne altrettanti dagli Stati Ue per reperirne 10 volte tanto (circa 62 miliardi negli auspici di Bruxelles) grazie all'effetto leva sugli investimenti privati. La strategia mira ad aumentare il numero dei rimpatri, permettere a richiedenti asilo e rifugiati di restare piu' vicini al proprio Paese e, nel lungo periodo, di aiutare i Paesi terzi a svilupparsi eliminando alla radice le cause dell'immigrazione irregolare. Oltre che in un gruppo di paesi che saranno destinatari principali delle nuove risorse, in Africa (Etiopia, Mali, Niger, Nigeria e Senegal) e Medio Oriente (Libano e Giordania), la Commissione ha "intenzione di intensificare il nostro impegno anche in Tunisia e Libia", come hanno spiegato i vicepresidenti. (AGI)
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