Bruxelles - L'Unione europea intende garantire ai Paesi africani 30 miliardi di euro in investimenti, quale parte della strategia di contrasto dei fenomeni migratori verso l'Ue. Lo ha detto il viceministro degli Esteri, Mario Giro, a margine dei lavori della riunione informale del consiglio Affari Esteri dedicato allo Sviluppo, in corso a Bruxelles. Domani la Commissione europea presentera' il piano per gli investimenti per l'Africa, oggetto di dibattito gia' oggi a livello ministeriale. Come ha spiegato Giro, il contributo sara' di "tre miliardi, con un effetto leva di dieci, per un totale di 30 miliardi di euro". Le risorse potranno essere anche di piu' "se gli Stati membri decideranno di contribuire". Per ora si parte pero' da tre miliardi di fondi europei. Secondo Giro "trenta miliardi bastano, se si hanno davvero 30 miliardi", e a patto che "siano veri investimenti e non solo aiuto allo sviluppo". Bisognera' capire dove investire, e per l'Italia le aree prioritarie di intervento sono Sahel, Africa occidentali e Corno d'Africa. Si discutera' del piano e delle sue "tecnicalita'" gia' il 16 settembre a Bratislava, in occasione del vertice informale dei capi di Stato e di governo nel formato a Ventisette. Sull'attuazione di questo piano, come del resto della strategia migranti, pero', "aleggiano la Brexit e le scadenze elettorali di Francia e Germania". Quella della gestione del fenomeno migratorio "non e' una questione di condizioni, ma di priorita'" e in Europa ogni governo ha le propria agenda. "E' chiaro che i Paesi dell'est guardano a est". (AGI)