Tripoli - L'inviato speciale delle Nazioni
Unite per la Libia, Martin Kobler, si e' detto "colpito" dai
rapidi progressi delle forze militari del governo di accordo
nazionale di Tripoli contro lo Stato islamico a Sirte,
minacciando al tempo stesso possibili azioni penali contro
le milizie libiche della Cirenaica accusate di crimini di
guerra. Attraverso Twitter, il diplomatico tedesco delle
Nazioni Unite ha lanciato un appello alla comunita'
internazionale per inviare forniture mediche in Libia.
L'ospedale di Misurata, infatti, fronteggia un crescente
numero di feriti provenienti dal fronte di Sirte. Kobler,
inoltre, ha detto che la Corte penale internazionale
dell'Aia indaghera' sui nuovi presunti crimini di guerra in
Libia: la dichiarazione segue le notizie di raid
indiscriminati dell'autoproclamato Esercito libico a Derna,
roccaforte islamista assediata nell'est del paese
nordarticano. Kobler ha voluto "ricordare a tutti i
combattenti di rispettare il diritto umanitario
internazionale" e che "i civili non devono essere colpiti",
dicendosi "profondamente rattristato" per la morte di due
bambini e due donne nei raid di Derna.
"Colpire i civili e' un crimine di guerra", ha detto l'inviato Onu. "Coloro che uccidono i civili devono essere ritenuti responsabili", ha aggiunto Kobler. Il comando dell'Esercito libico responsabile delle operazioni a Derna, tuttavia, ha smentito le notizie sulla morte di civili: i raid dell'aviazione libica, secondo le forze fedeli al generale Khalifa Haftar, hanno colpito solo carri armati e veicoli blindati nel compound di un'azienda di Derna. Kobler, inoltre, ha invitato il governo di Tripoli "a creare le condizioni per richiedere l'esenzioni dall'embargo sulle armi al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite". Il riferimento e' alla creazione di una forza militare nazionale fedele al Consiglio presidenziale libico riconosciuta in tutto il Paese.(AGI)