(AGI) - Roma, 13 mag. - Un Paese che viaggia a tassi di crescita a due cifre, ricco di terreni coltivabili, di manodopera ed energia a basso costo e una classe media in crescita: l'Etiopia si e' presentata a Roma, facendo sfoggio delle sue tante potenzialita', che la rendono "promessa e modello per il Continente". "L'Africa e' il futuro, l'Etiopia lo e' gia' adesso", ha sottolineato Matteo Landi, esperto Unido, l'organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale, organizzatrice della Presentazione Paese in collaborazione con l'Ice - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane e il sostegno dell'Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
A raccontare agli imprenditori ed esperti riuniti le tante opportunita' racchiuse nel Paese africano e' stato il ministro dell'Industria, Mebrahtu Meles, infaticabile promotore dell'Etiopia. Diversi i punti di forza del Paese del corno d'Africa, "i redditi stanno crescendo, il Paese e' molto stabile, ha un ruolo di attore nella regione, e' collegato con i vicini da infrastrutture" sulle quali si sta lavorando e che faciliteranno investimenti. A questo si aggiunge la straordinaria "apertura del governo verso investimenti e imprese e i costi ridotti per l'energia: molti investitori stanno scegliendo l'Etiopia", ha sottolineato, indicando i tre settori in particolare considerati prioritari, agro-industria, tessile e conciario. Addis Abeba ha un obiettivo ambizioso, per il 2025 vuole diventare un'economia a medio reddito, definizione della Banca Mondiale per Paesi con reddito pro-capite che va dai 1.036 a 12.615 dollari. Un progetto "molto complesso ma possiamo farcela, grazie alla strategia approntata" dal governo, ha assicurato Meles. Intanto, l'appuntamento e' per il 5-7 ottobre ad Addis Abeba per "First International Agro-Industry Investment Forum".
Molto attiva nel Paese e' l'Ice, che a dicembre 2014 ha aperto un ufficio dedicato ad Addis Abeba e che lavora da tempo con autorita' e imprese, come ha spiegato Roberto Luongo, direttore generale dell'Agenzia, "organizzando missioni, eventi, partecipazioni a fiere, una cooperazione che si sta sviluppando e che continuiamo a rafforzare. L'Etiopia infatti e' uno dei nostri partner piu' strategici in Africa". "Molto importante - ha sottolineato - anche la cooperazione costruita con Unido e, insieme anche con l'Agenzia per la Cooperazione della Farnesina, stiamo lavorando per fare qualcosa di piu', vogliamo ampliare gli spazi di collaborazione con governo e imprese etiopi". Proprio la presidente dell'Unido, Diana Battaggia, ha voluto mettere l'accento sugli obiettivi dell'agenzia Onu, molto presente nel Paese africano, a favore di uno "sviluppo industriale inclusivo e sostenibile".
Non e' da meno la Cooperazione italiana, rappresentata da Fabio Melloni, che ha ricordato come "l'Etiopia sia uno dei principali Paesi di cooperazione sia dal punto di vista storico di relazioni bilaterali che per quanto riguarda la dimensione degli aiuti". Questi ultimi sono regolati da un programma Paese 2013-2015, con un'attenzione particolare verso i settori agricolo e manifatturiero, seguiti da sanita' e istruzione.
E di "lunghe relazioni bilaterali che si sono approfondite con le recenti visite istituzionali" del ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, e del presidente Sergio Mattarella, ha parlato anche l'ambasciatore etiope in Italia, Mulugeta Alemseged Gessese, ricordando che "c'e' molto spazio per le imprese italiane il cui numero e' ancora basso" rispetto alle tante "potenzialita'" del Paese. "L'ambasciata - ha assicurato - ha le porte aperte ed e' a disposizione per aiutare" gli imprenditori che vogliono investire.
Insomma, una presentazione a tutto tondo molto utile per "comprendere meglio un Paese che rappresenta una promessa e un modello per il Continente", ha concluso Ivan Scalfarotto, sottosegretario al Commercio Internazionale del ministero dello Sviluppo economico, concordando che questa "gia' oggi e' il futuro". In particolare, il sottosegretario ha messo in evidenza il "dinamismo e le prospettive" del Paese africano, "i piani messi in campo dal governo e i suoi obiettivi". "L'Etiopia e' vista dagli italiani come una piattaforma di opportunita' grazie anche alla sua classe media crescente" e "ci sono ancora spazi per migliorare".
Non mancano le criticita', a cominciare da "ostacoli burocratici e doganali che scoraggiano i nostri imprenditori dall'essere piu' attivi, ma sono sfide che possono essere superate", ha aggiunto Scalfarotto, dicendosi "assolutamente convinto che la rimozione di questi ostacoli porterebbe a un nostro maggiore coinvolgimento". Di fronte agli ambiziosi programmi del governo etiope e alle tante opportunita', ha concluso il sottosegretario, "l'Italia puo' fornire tecnologia, know how e capacita' nei settori indicati come prioritari da Addis Abeba: le aziende italiane possono veramente aiutarvi a migliorare in termini di produttivita'". (AGI)
.