(AGI) - Il Cairo, 30 ago. - Dal prossimo anno anche i cittadini egiziani pagheranno l'Iva. Prosegue infatti nella Camera dei rappresentanti l'iter legislativo per introdurre l'imposta sul valore aggiunto. Il parlamento ha votato un articolo che prevede un graduale inserimento dell'Iva prima al 13 per cento e poi al 14 per cento a partire dal prossimo anno fiscale, che iniziera' nel luglio 2017. Secondo il quotidiano online "Daily news Egypt" la legge conta 74 articoli ed entrera' in vigore ai primi di ottobre. Lo stato egiziano dovrebbe incassare 18 miliardi di sterline egiziane (2 miliardi di dollari circa) dall'introduzione della nuova imposta: una cifra inferiore alle attese. Il ministro delle Finanze egiziano, Amr al Jarhi, aveva detto in precedenza che l'Iva avrebbe fatto entrare nelle casse dello Stato fino a 3,3 miliardi di dollari. Il settore della pubblicita' dovrebbe essere esentato dall'Iva insieme ad altri 57 beni e servizi tra cui veicoli per disabili, farmaci, servizi scolastici e della sanita'. Il comparto pubblicitario, tuttavia, continuera' ad essere sottoposto all'attuale tassa del 20 per cento. L'Iva sara' applicata anche sui prodotti petroliferi, tra cui il gasolio e la benzina. Il primo ministro egiziano Sherif Ismail ha smentito nei giorni scorsi le notizie su possibili aumenti dei prezzi al consumo dopo l'introduzione dell'Iva. Tuttavia, il ministro degli Affari fiscali, Amr al Mounairi, ha confermato che i prezzi delle materie prime e quelli di alcuni servizi essenziali subiranno un incremento compreso tra lo 0,5 ed il 7 per cento a partire da quando il governo approvera' la nuova legge sull'Iva. Secondo quanto riferito dalla stampa egiziana, questo provvedimento fiscale giunge in un momento in cui le fasce della popolazione piu' povere e quelle con minori entrate protestano per l'aumento dei prezzi dei beni essenziali che si e' registrato negli ultimi due anni. Secondo quanto rivelato da al Mounairi, "uno studio condotto dal dicastero ha rivelato che tutti i prezzi subiranno aumenti nell'ordine dello 0,5-7 per cento, con una media stimata dell'1,5 per cento".
Il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha accolto con favore la decisione del parlamento egiziano di introdurre l'imposta sul valore aggiunto (Iva). Lo riferisce l'agenzia d'informazione ufficiale egiziana "Mena", citando le parole del capo missione dell'Fmi al Cairo, Chris Jarvis. Egitto e Fondo monetario internazionale hanno raggiunto nelle scorse settimane un accordo per la concessione di un prestito di 12 miliardi di dollari, distribuito in tre rate da quattro miliardi ciascuna. La prima tranche del prestito sara' erogata a settembre, mentre le rimanenti rate arriveranno dopo la revisione periodica delle riforme economiche. La prima revisione dovrebbe tenersi a febbraio-marzo 2017. Il prestito sara' erogato interamente per coprire il deficit di bilancio egiziano pari a circa il 12-13 per cento del Prodotto interno lordo (Pil). (AGI)
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