(AGI/NOVA) - Il Cairo - Le riserve nette in valuta estera dell'Egitto sono calate a 15,536 miliardi di dollari alla fine del mese di luglio, in diminuzione di circa 2 miliardi rispetto ai 17,546 miliardi di dollari rilevati a fine giugno (-11%). E' quanto emerge dai nuovi dati della Banca centrale egiziana. L'Egitto poteva contare su una riserva di circa 36 miliardi di dollari prima della rivoluzione del 2011; i successivi anni di instabilita' politica hanno pero' spaventato turisti e gli investitori stranieri, principali fonti di valuta estera nel paese. Il calo di luglio deriva dalla restituzione di 1 miliardo di dollari al Qatar e al pagamento di 720 milioni di dollari al Club di Parigi per le nazioni creditrici. La carenza di valuta estera ha colpito le attivita' economiche egiziane piu' dipendenti dalle importazioni, minando la fiducia degli investitori. La Banca centrale, da parte sua, ha cercato di razionare le riserve mantenendo la sterlina egiziana a un tasso di cambio fisso pari a 8,88 sul dollaro.
Lo scorso mese di marzo, inoltre, le autorita' hanno svalutato la sterlina del 13%, nel tentativo di colmare il divario tra il tasso ufficiale e il mercato nero, dove il biglietto verde viene scambiato a 12/13 sterline. Le contromisure adottate dalla Banca centrale, tuttavia, non sono riuscite ad aumentare la liquidita' e a ridurre il gap con il dollaro.
Intanto proseguono i negoziati con il Fondo monetario internazionale per l'erogazione di un prestito da 12 miliardi di dollari in tre anni volto a sostenere l'economia egiziana, ma legato all'abbandono del regime di cambio fisso sul dollaro. Secondo quanto riportato dal quotidiano egiziano 'al Masry el Youm', vi sarebbero frizioni tra il governo egiziano e la missione dell'Fmi proprio riguardo al valore iniziale per la valutazione della sterlina egiziana sul mercato 'forex'. L'Fmi avrebbe proposto un cambio a 11,60 sterline egiziane per un dollaro, mentre il governo sostiene che le sue stime si attesterebbe a 10,60 sterline egiziane per un dollaro. Il tasso di cambio fluttuante e il regime di prezzo fissato per l'entrata nel mercato valutario potrebbero aumentare l'inflazione in Egitto, scenario che preoccupa particolarmente le autorita' del Cairo.
La Banca centrale egiziana sta studiando le misure per poter effettuare il passaggio dal tasso fisso a quello variabile in modo graduale proprio per evitare la spirale inflattiva. (AGI)