(AGI) - Roma, 2 ago. - Jean Bigirimana, giornalista burundese del gruppo editoriale IWACU e dell'agenzia Infos Grands Lacs, media partner di VITA, e' stato arrestato dieci giorni fa nel sud del Burundi. Da allora nessuna notizia, ne' sugli autori dell'arresto, ne' sul suo luogo di detenzione. Ma Bigirimana non e' un caso isolato. Altri giornalisti sono minacciati. VITA chiede al ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Paolo Gentiloni, di intervenire presso le autorita' burundesi per chiedere la liberazione di Bigirimana e la protezione dei professionisti dell'informazione in Burundi.
Secondo Reporter senza frontiere (RSF), il reporter "e' detenuto dal Servizio nazionale di intelligence (SNR), che risponde direttamente al Presidente del Burundi, Pierre Nkurunziza".
Secondo le informazioni raccolte da Infos Grands Lacs, "gli agenti della SNR avrebbero accusato il giornalista di effettuare viaggi regolari tra Kigali (capitale del Rwanda) e Bujumbura (capitale del Burundi)". Da mesi, le relazioni tra i due paesi si sono deteriorate: il regime di Nkurunziza accusa le autorita' rwandesi di accogliere e armare sul suo territorio gruppi ribelli burundesi che oltrepassano regolarmente la frontiera con il Burundi per attacchi contro forze dell'ordine locali.
"Altre fonti ci informano che il legame di parentela di Bigirimana con l'ex portavoce di Nkurunziza, Le'onidas Hatungimana, potrebbe essere all'origine del suo arresto", sottolinea Infos Grands Lacs. "Hatungimana ha preso le sue distanze dal (partito presidenziale) CNN-FDD, aderendo ai numerosi oppositori che denunciano il terzo mandato del Presidente burundese".(AGI)
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