Lilongwe - La Banca africana di sviluppo (AfdB) ha piantato circa 500 mila alberi per combattere il cambiamento climatico e costruire sistemi resistenti alle inondazioni in cinque distretti del Malawi: Rumphi, Nkhotakota, Ntcheu, Mangochi, Phalombe. In base a quel che viene reso noto, sono stati inoltre predisposti 14 bacini di raccolta delle acque pluviali e realizzate attivita' informative per 200mila persone e campagne per disincentivare la deforestazione.
"Costruire infrastrutture resistenti all'acqua e' stato uno dei lavori principali dellAfDB in Malawi - ha detto Oswald Chanda, a capo del dipartimento dello Sviluppo e della purificazione dell'acqua (AHWS) dell'istituto finanziario panafricano - in linea con il programma di azione e adattamento nazionale (NAPA), l'AfDB ha realizzato il progetto di infrastruttura sanitaria delle acque rurali per il miglioramento della salute e della qualita' della vita delle comunita' (SRWSIHL) per permettere a donne e giovani delle zone rurali di essere in grado di gestire gli effetti devastanti del cambiamento climatico".
Le precipitazioni in Malawi sono mutate notevolmente negli ultimi dieci anni a causa del cambiamento climatico e piu' di 6 milioni di persone sono senza cibo e acqua a causa degli effetti generati dalla siccita' di El Nino. "Oltre 16.500 persone hanno avuto accesso all'acqua e 240mila bambini usufruiscono di servizi sanitari grazie alle 147 strutture sanitarie costruite - ha detto Benson Nkhoma, ingegnere che ha realizzato i lavori per conto dell'AfDB - Non solo e' aumentato l'uso dell'acqua nelle comunita', ma e' anche migliorata la qualita' diminuendo i casi di malaria".
L'iniziativa per la distribuzione dell'acqua nelle zone rurali (RWSSI) sta contribuendo con 2,7 milioni di euro per la realizzazione del progetto. Altri stanziamenti provengono dal governo centrale del Malawi, dall'African Development Fund e e dal Nigeria Trust Fund, per un totale di 25,6 milioni di euro. Il progetto sara' completato nel 2019 e si prevede che 516mila persone avranno accesso all'acqua.
Infoafrica/AGI
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