Il Cairo - Ci sono 12 centri africani fra i 175 migliori think-tank mondiali individuati dai ricercatori dell'Universita' di Pennsylvania, che hanno passato in rassegna oltre 6800 istituti e centri di ricerca in 182 Paesi. Nel rapporto Global Go-To Think Tanks 2016, spiccano il Centro per gli studi politici e strategici di Al-Ahram, in Egitto, che viene classificato 51mo mondiale, il Consorzio africano di ricerche economiche, a Nairobi, la Rete africana sugli studi politici tecnologici, l'Istituto sudafricano per gli affari internazionali o ancora l'Istituto etiope per la ricerca e lo sviluppo. Gli think-tank sono enti di ricerca e di analisi che generano dati in grado di orientare le scelte politiche ed economiche. I loro studi sono spesso richiesti dai governi e in alcuni casi sono affiliati a partiti, o gruppi privati, o ancora organizzazioni non governative. Il Sudafrica e' classificato 13mo mondiale in termini di numero di think-tank registrati, con un totale di 83 centri di riflessione. Seguono per l'Africa il Kenya e la Nigeria, con rispettivamente 53 e 48 centri. In Africa sub-sahariana, i ricercatori dell'Universita' di Pennsylvania hanno attribuito un ottimo voto al Consiglio per lo sviluppo e la ricerca in scienze sociali in Africa (Codesria) del Senegal, seguito dall'Istituto di ricerca e analisi delle politiche pubbliche basato in Kenya, dall'Istituto per l'analisi delle politiche di sviluppo del Botswana, del Centro Imani per la politica e l'istruzione, del Ghana, e il Centro africano per la risoluzione costruttiva dei litigi, in Sudafrica. Per i ricercatori, questi centri sub-sahariani sono centri d'eccellenza nella ricerca su questioni strategiche, permettendo di migliorare il dibattito e promuovere la crescita dello sviluppo e del livello di vita.