(AGI) - Venezia, 21 set. - Dopo aver fatto discutere il Parlamento, lo strumento del 'canguro' sbarca in Consiglio regionale del Veneto, dove la maggioranza che sostiene il presidente Luca Zaia prova ad accelerare sulla riforma della sanita', che prevede, tra le altre cose, il taglio delle Ulss da 21 a 9. Una scelta, quella avvallata dal presidente del parlamentino, Roberto Ciambetti, che ha fatto saltare dai banchi le opposizioni, che stanno bloccando da mesi il provvedimento a suon di emendamenti e discussioni in aula. "L'accusa di essere antidemocratico e di zittire le opposizioni perche' ho proposto il cosiddetto emendamento 'canguro' all'art. 12 del Progetto di legge di riordino della struttura amministrativa della sanita' in Veneto mi fa sorridere, visto che giunge da forze politiche che hanno usato canguri e voti di fiducia per impedire il confronto parlamentare e modificare persino la Costituzione della Repubblica", replica Ciambetti. "Anche i sindacati dei lavoratori ci chiedono di chiudere la partita della riforma delle Ulss. Abbiamo gia' accolto alcune richieste arrivate dal Partito Democratico, il tempo dell'ostruzionismo infecondo di Movimento 5 Stelle, PD e tosiani e' finito, da adesso in poi ognuno si assumera' le proprie responsabilita' di fronte ai veneti", ha aggiunto il capogruppo della Lega Nord Nicola Finco. Le opposizioni, per tutta risposta, si sono appellate al regolamento delle Commissioni, che a loro dire "non e' stato rispettato ne' in Prima ne' in Seconda Commissione: chiediamo ai presidenti Finozzi e Calzavara di rispettare le procedure, senza cambiare le regole a seconda delle proprie convenienze, e che entrambe le sedute vengano invalidate", hanno detto la capogruppo del Partito Democratico Alessandra Moretti e i consiglieri Piero Ruzzante e Andrea Zanoni, cercando di aprire un altro fronte. (AGI)
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