(AGI) - Venezia, 8 lug. - "Con tutta la disponibilita' ed il rispetto che possiamo e dobbiamo avere per una persona che scappa dalla morte e dalla fame ci aspettiamo, tuttavia, che chi dovrebbe godere dello status di rifugiato venga qui a ringraziare e non a protestare, creando disordini e disagio. Le comunita' ospitanti vanno rispettate e non calpestate con veri e propri atti di incivilta' come quelli che stiamo vedendo in queste ore a Oderzo". Cosi' il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta la manifestazione di protesta in atto da parte di un centinaio di richiedenti asilo, ospiti nell'ex caserma "Zanusso" di Oderzo, nel trevigiano. "I disordini e le proteste - spiega Zaia - non sono purtroppo eventi sporadici, ma rappresentano ormai un leit motiv. Questo modo di comportarsi non rientra nei fondamentali della convivenza civile, perche' cosi' facendo si mettono in difficolta' i residenti e le comunita' che ospitano questi rifugiati - prosegue il Presidente - Le notizie che ci arrivano da Oderzo raccontano di persone residenti che non riescono a raggiungere il luogo di lavoro o semplicemente faticano a tornare a casa o a recarsi in centro citta' perche' bloccati dalla protesta. E' una vergogna". "Quel che piu' mi preoccupa e' che le proteste, i disordini ed i blocchi del traffico stiano diventando un metodo che sta dilagando a livello nazionale. Si tratta di un elemento da non sottovalutare e che crea preoccupazione perche' - conclude Zaia - se questo e' l'effetto derivante dell'ospitalita' e dell'accoglienza, la situazione rischia davvero di degenerare e di diventare un problema sociale considerando, inoltre, che i flussi di immigrazione non si arrestano e il nostro Governo e' schiavo di un'Europa che non sta gestendo in alcun modo il problema". (AGI)
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