(AGI) - Venezia, 8 ago. - Al Veneto andranno 31 milioni per la copertura di parte dei danni causati dagli eventi calamitosi che si sono verificati in Regione, a partire dalla primavera 2013 sino ad agosto 2015 e che sono stati oggetto di dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei ministri. A renderlo noto il presidente, Luca Zaia. "Finalmente il pressing della Regione Veneto ha fatto breccia e Roma comincia a pagare le spese per la ricostruzione. Dopo la stagione degli 'zeri' assoluti, ora cominciamo a vedere la solidarieta' del Paese", ha detto con soddisfazione. Tra gli eventi calamitosi oggetto dell'intervento governativo sono ricompresi il tornado che l'8 luglio 2015 ha devastato la Riviera del Brenta causando anche una vittima e le frane del 4 agosto di un anno fa che hanno interessato il Cadore e provocato la morte di tre turisti. I fondi nazionali sono destinati a coprire fino all'80 per cento dei danni subiti dagli immobili 'prima casa di proprieta'' e fino al 50 per cento del fabbisogno per le attivita' produttive. Per quanto riguarda le attivita' produttive nel corso del corrente esercizio verranno avviate le sole attivita' amministrative, rinviando gli ulteriori adempimenti al 2017. "Siamo soddisfatti per aver ricevuto, dopo tante pressioni, la dovuta attenzione da parte del governo nazionale nei confronti di questa porzione del paese che, tra nubifragi, tornado e frane, ha subito devastazioni e danni ingenti. L'intesa, che domani firmero', mette a disposizione un primo pacchetto di risorse per coprire i gravosi oneri della ricostruzione. Dopo tante promesse, questa e' la prima tornata di fondi statali per le grandi emergenze destinata al Veneto, dopo gli aiuti stanziati per l'alluvione del 2010 che ha messo in ginocchio il Veneto centrale. Ma continueremo a premere affinche' tutti i danni vengano risarciti, ma soprattutto cambi l'atteggiamento complessivo e la normativa nei confronti delle calamita'". (AGI)
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