Regioni: Umbria,presentata prima indagine comportamenti ambientali
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Regioni: Umbria,presentata prima indagine comportamenti ambientali

Regioni: Umbria,presentata prima indagine comportamenti ambientali

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(AGI) - Perugia, 20 feb. - Qual e' il grado di sensibilita' econsapevolezza ambientale dei cittadini umbri? Quanto lacultura ambientale e' stata assorbita e si e' tradotta incomportamenti individuali e collettivi sostenibili? E' quantoha voluto conoscere l'assessorato all'ambiente della RegioneUmbria che ha condotto un'indagine su tutto il territorioregionale, nell'ambito della campagna sui comportamentisostenibili dal claim 'L'Umbria che piace ricicla, riduce erisparmia. E tu?'. I risultati sono stati illustrati oggi nelcorso di un convegno che si e' svolto a Palazzo Donini, alquale e' intervenuto l'assessore regionale all'ambiente,Silvano Rometti. "I comportamenti individuali - ha dettoRometti - sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi disostenibilita' ambientale che ci prefiggiamo. La Regione Umbriaha dedicato attenzione e ingenti risorse al tema ambientale,con interventi strutturali, azioni di prevenzione, studi,progetti di informazione, educazione e comunicazione per ilcoinvolgimento diretto dei cittadini". La campagna e' statasviluppata con l'affissione di manifesti, la pubblicazione sulportale istituzionale di 'pillole di sostenibilita'' e unquestionario che, per i diversi e piu' comuni temi ambientali(aria, acqua, rifiuti), ha posto domande elementari per testareil grado di conoscenza ambientale, il grado di comportamentosostenibile, la relativa corrispondenza. In tutto sono staticompilati quasi 6mila questionari, dei quali utili il 95 percento (5692) coinvolgendo tutto il territorio regionale ecoprendo una fascia di popolazione molto ampia, dagli 11 ai 94anni. Per il 4 per cento degli umbri che hanno risposto alquestionario non ci sono problemi ambientali; la problematicaindividuata come principale a livello regionale e' la questionedella qualita' dell'aria, seguita dal consumo di suolo edall'inquinamento di fiumi e laghi. La problematica che destaminori preoccupazioni e' quella dei rifiuti, che a livelloregionale viene indicata come prioritaria da appena il 5% diquanti hanno risposto. Chi adotta buoni comportamentiambientali nell'ambito del cambiamento climatico e' anchesensibilmente piu' preoccupato, rispetto a chi non adotta talicomportamenti, sulla questione del traffico e della qualita'dell'aria. Non sempre c'e' corrispondenza tra conoscenze ecomportamento: il risparmio idrico, ad esempio, e' poco sentitocome indispensabile, cosi' come c'e' scarsa propensione allariduzione dell'uso dell'auto. Per il settore rifiuti, con unbasso livello di percezione quale problematica, ben il 90 percento mostra conoscenze corrette, facendo ritenere fruttuosol'approccio piu' vicino ai cittadini delle campagne regionalidi comunicazione.(AGI)Pg2/Sep
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