Regioni: Umbria, Barberini apre fase partecipazione piano sociale
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Regioni: Umbria, Barberini apre fase partecipazione piano sociale

Regioni: Umbria, Barberini apre fase partecipazione piano sociale

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(AGI) - Perugia, 9 ott. - "Partecipazione, trasparenza econdivisione sono i criteri guida per la realizzazione inUmbria di politiche sociali sempre piu' rispondenti ai bisognidelle famiglie, degli anziani, dei giovani e delle persone condisabilita'": lo ha affermato l'assessore regionale allacoesione sociale, Luca Barberini, annunciando che "questasettimana con la discussione in Consiglio regionale della leggein materia di politiche giovanili, si e' aperto un percorsoimportante per le politiche sociali della nostra Regione cheportera', entro dicembre, all'approvazione da parte dellaGiunta regionale del nuovo Piano sociale regionale".L'assessore, dopo aver evidenziato che "per la prima voltal'Umbria potra' sfruttare la grande opportunita' rappresentatadall'operare con il Fondo Sociale Europeo con ben 55 milioni dieuro a disposizione per il periodo 2016-2020", ha precisato che"l'esigenza di una nuova stesura del Piano sociale regionaletrova un presupposto nelle richieste esplicite dei cittadini,delle associazioni, delle organizzazioni sindacali e dei Comuniumbri, che hanno manifestato in modo concorde la necessita' dirivedere i contenuti del piano anche alla luce dei grandicambiamenti economici e sociali che hanno investito negliultimi anni la comunita' regionale". "Il nuovo Piano socialeregionale ha quattro finalita' principali - ha riferitol'assessore - e cioe' il perseguimento del principio di equita'mediante la maggiore attenzione ai nuovi e accresciuti bisognidella popolazione nell'attuale contesto di crisi e di profondimutamenti sociali, con l'obiettivo di migliorare l'inclusione ela coesione sociale attraverso un rinnovato riconoscimento deldiritto di usufruire delle prestazioni sociali; l'affermazionedella centralita' della persona attraverso la partecipazioneattiva dei cittadini alla definizione di progettipersonalizzati e il coordinamento degli attori sociali in unsistema a rete aperto e flessibile; la responsabilizzazione deicittadini mediante servizi e interventi sociali di tipocooperativo piuttosto che competitivi, orientati allaproduzione di un valore pubblico; la definizione di unrinnovato protagonismo degli enti territoriali e dei Comuni inprimis".(AGI) Pg2/Sep
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