Meccanica: Pesaro-Urbino, male III trim ma voglia di rilancio
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Meccanica: Pesaro-Urbino, male III trim ma voglia di rilancio

Meccanica: Pesaro-Urbino, male III trim ma voglia di rilancio

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(AGI) - Pesaro, 27 nov. - Terzo trimestre negativo perl'industria meccanica della provincia di Pesaro-Urbino, con uncalo della produzione dell'1,1% e delle esportazioni dello0,6%; in lieve ripresa solo il mercato interno, che ha chiusocon +0,8%. I dati sono stati diffusi oggi, in occasione dellamanifestazione 'Uniti per il rilancio dell'industria',organizzata da Federmeccanica in oltre 60 citta' italiane. Sitratta di un settore che guida l'economia provinciale (valequasi un terzo del Pil pesarese) e che la crisi ha colpitoduramente, come conferma l'utilizzo degli ammortizzatorisociali: nei primi 10 mesi del 2008, alla vigilia dell'iniziodella crisi, le ore di cig autorizzate furono meno di 58 mila,mentre nello stesso periodo di quest'anno hanno raggiunto quota1,4 milioni, con un ulteriore aumento rispetto al 2013. Negliultimi tre anni, hanno chiuso oltre 300 aziende: erano 1.715nel 2009 e, ad oggi, ne sono rimaste attive 1.418. Per WilliamGiacometti, ad di Mep Spa, "la crisi della metalmeccanica deveinteressare tutti". "Da qui la necessita' di ripartire - haspiegato Lucia Capodagli di Valmex Spa -, per riprendere unpercorso di crescita e di sviluppo: come imprenditori abbiamole idee chiare sulle direttrici da seguire e gli interventiimprescindibili da mettere in campo, mandando un messaggiounitario, perche' convinti che la profonda crisi che stalogorando dalle radici il nostro sistema industriale e socialepuo' essere superata solo con la coesione e con unita' diintenti". Sono tre le direttrici, presentate da Teresa Mancini,di Lam srl, sulle quali costruire il rilancio dellametalmeccanica nazionale: "La domanda interna, che non vaulteriormente depressa e anzi va risollevata con maggioriinvestimenti; un mercato del lavoro efficiente e inclusivo inun sistema che stimoli la partecipazione e la produttivita';Industry 4.0, la nuova rivoluzione industriale chetrasformera', nei prossimi anni, i nostri mercati, le nostreproduzioni e le nostre aziende". Gli imprenditori pesaresihanno anche evidenziato che "le istituzioni sono il terminaledella fiducia, ma devono agire rapidamente sui tempi deiprocedimenti legislativi, delle procedure amministrative edella giustizia, tempi che oggi non consentono di essere alpasso dei rapidissimi cambiamenti del mercato e dellacompetizione globale". Si e' parlato anche di mercato dellavoro: "Vogliamo riaffermare un principio - ha dettoGiacometti -: l'imprenditore non crede nei licenziamenti, ma inun mercato del lavoro che realizzi una protezione dellavoratore e che favorisca la mobilita' senza elementi dirigidita'. (AGI)Pu1/Sep
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