Lavoro: imprese marmo, Piano paesaggistico Toscana stravolge tutto
ADV
ADV
Lavoro: imprese marmo, Piano paesaggistico Toscana stravolge tutto

Lavoro: imprese marmo, Piano paesaggistico Toscana stravolge tutto

di lettura
(AGI) - Roma, 20 mar. - "Il lavoro non e' salvo, le spaccaturesono ancora piu' evidenti dopo l'ennesimo rimaneggiamento daparte del ministero. Il piano Paesaggistico della Toscana e',probabilmente, la legge piu' ritoccata e controversa dellastoria della Repubblica italiana". E' quanto detto in uncomunicato del Ccordinamento delle imprese del settore lapideodell'area Apuo-Versiliese, secondo cui "a quanto si sa ad oggi,l'intento sembrerebbe quello di dividere le imprese e ilavoratori fra valevoli e non valevoli. Una cava si', una cavano, un lavoratore si', un lavoratore no. Una famiglia potra'contare sui proventi del lavoro, l'altra sara' destinata aisussidi sociali. Questo e' 'l'equilibrio' che voglionopropinare al territorio". Nella nota si aggiunge che "anche aRoma il testo e' stato ulteriormente stravolto, rimaneggiatodai tecnici del Mibact che in soli tre giorni, cosa assaiincredibile, oltreche' improbabile, hanno potuto compiere unlavoro totale di ricognizione di 3.000 pagine di pianopaesaggistico. Il Coordinamento delle Imprese LapideeApuo-Versiliesi, ancora una volta penalizzate, non accettanoderoghe e cestini del bene e del male. Soprattutto quando lagiustizia recita che la legge e' uguale per tutti. Mentre qui,di uguale per tutti, non vi e' assolutamente nulla. Ilterritorio verra' stravolto e dello stesso verra' tracciata unasorta di scacchiera, dove a vincere non sara' nessuno, perche'la penalizzazione anche solo di parte delle imprese creera',obbligatoriamente, una depressione economica il cui danno e'incalcolabile, sia sotto l'aspetto economico sia come costoper il sociale". Le imprese "confidano ancora una volta" nelConsiglio regionale toscano e si augurano che il 25 marzo"prevalga il buon senso e questa volta il vero equilibrio". Secondo il coordinamento delle imprese di settore, "deveessere portato avanti il lavoro della Sesta Commissione, unlavoro molto sofferto, durato oltre sei mesi e che, comunque,comporta maggiori sacrifici per le aziende, le quali devonoessere tutelate e messe in condizioni di lavorare, non dichiudere. I testi proposti, fra l'altro, si pongono in unaposizione di assoluta considerazione ed equilibrio per cio' checoncerne le esigenze di preservazione dell'ambiente e quelledel lavoro. La chiarezza non ha mai fatto parte del PIT esempre di piu' le norme vengono ritoccate. Nei mesi scorsil'assessore Marson aveva dichiarato di essere vittima delle -assolutamente inesistenti - 'lobbies del marmo'. Cio' a cui,invece, si sta assistendo, e' la prevaricazione delle 'lobbiesdegli intellettuali' che, pur non conoscendo a fondo lequestioni si sono scagliate contro il settore del marmo perpartito preso, affiancandosi a pure ideologie distanti da ogniverita' e realta'", concldue la nota. (AGI)Vic
ADV