Stato-mafia: Riina attacca pentito e loda Bagarella "galantuomo"
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Stato-mafia: Riina attacca pentito e loda Bagarella "galantuomo"

Stato-mafia: Riina attacca pentito e loda Bagarella "galantuomo"

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(AGI) - Palermo, 19 giu. - "Mio cognato e' un galantuomo e nonha fatto arrestare ne' a me ne' ad altri. Grado potevarisparmiarsi di lanciare questa pietra nello stagno...". Lo hadetto il capomafia corleonese Toto' Riina, che e' intervenutoin video collegamento dal carcere di Parma nel processo per latrattativa Stato-mafia, in difesa del cognato, il boss LeolucaBagarella, che nella precedente udienza era stato accusato dalpentito Gaetano Grado di averlo tradito facendolo arrestare daicarabinieri. A seguire, le dichiarazioni spontanee di LeolucaBagarella: "Grado ha detto che io nel 1963 avrei fattoarrestare Toto' Riina, che allora non era ancora mio cognato emio fratello. Faccio presente che Riina fu arrestato a finenovembre 1963 e io a giugno del 1964. Mentre mio fratello none' mai stato arrestato -ha detto- era ed e' tuttora latitante".Bagarella ha fatto presente alla Corte d'assise presieduta daAlfredo montalto che "suo cognato (Riina, ndr) ha fattoconfusione tra il 1993 e l'episodio del 1993. Grado -haproseguito il boss- farebbe bene a farsi i fatti suoi e, alposto di raccontare queste invenzioni a distanza di 50 anni,dovrebbe invece dire cosa fece con Contorno quando fece fecearrestare 162 persone, procedimento poi confluito nel maxiprocesso". (AGI).
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