Stato-mafia: Riina attacca pentito e loda Bagarella "galantuomo"
(AGI) - Palermo, 19 giu. - "Mio cognato e' un galantuomo e nonha fatto arrestare ne' a me ne' ad altri. Grado potevarisparmiarsi di lanciare questa pietra nello stagno...". Lo hadetto il capomafia corleonese Toto' Riina, che e' intervenutoin video collegamento dal carcere di Parma nel processo per latrattativa Stato-mafia, in difesa del cognato, il boss LeolucaBagarella, che nella precedente udienza era stato accusato dalpentito Gaetano Grado di averlo tradito facendolo arrestare daicarabinieri. A seguire, le dichiarazioni spontanee di LeolucaBagarella: "Grado ha detto che io nel 1963 avrei fattoarrestare Toto'