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Stato-mafia: pentito, Riina a summit con ministri e generali
(AGI) - Palermo, 10 lug. - "Mimmo Ganci non lo vedevo daqualche giorno. Quando lo rividi mi disse che era stato fuoriperche' aveva accompagnato Toto' Riina in un luogo imprecisatodella Calabria per partecipare ad una riunione a cuipartecipavano anche generali, ministri, politici e esponentidelle istituzioni". Lo ha dichiarato il collaboratore digiustizia Antonino Galliano, rispondendo alle domande del PmNino Di Matteo oggi al processo sulla trattativa Stato-mafia.Il pentito ha collocato temporalmente questo episodio, chesostiene di aver appreso dal boss mafioso del rione Noce, suoparente, tra ottobre e novembre del 1991, a
(AGI) - Palermo, 10 lug. - "Mimmo Ganci non lo vedevo daqualche giorno. Quando lo rividi mi disse che era stato fuoriperche' aveva accompagnato Toto' Riina in un luogo imprecisatodella Calabria per partecipare ad una riunione a cuipartecipavano anche generali, ministri, politici e esponentidelle istituzioni". Lo ha dichiarato il collaboratore digiustizia Antonino Galliano, rispondendo alle domande del PmNino Di Matteo oggi al processo sulla trattativa Stato-mafia.Il pentito ha collocato temporalmente questo episodio, chesostiene di aver appreso dal boss mafioso del rione Noce, suoparente, tra ottobre e novembre del 1991, a ridosso delladecisione della Cassazione sul maxi processo di Palermo. "Riina -ha affermato Galliano- si faceva accompagnare inposti diversi da persone diverse perche' non tutti dovevamosapere dove andava". Il tema del summit in Calabria, secondoquanto Ganci avrebbe detto a Galliano, "era l'aggiustamento delmaxi processo". Il pentito ha poi raccontato che dopo la sentenza dellaCassazione sfavorevole per Cosa nostra sul maxi processo,"Mimmo Ganci abbandono' l'obiettivo di uccidere Vito Di Micelie comincio' a pedinare l'onorevole Caloero Vizzini perche' erastato deciso che si dovevano uccidere politici sicilianiperche' non avevano rispettato i patti". (AGI).