(AGI) - Enna, 19 mag. - "Siamo in guerra e quello che e' accaduto al presidente Antoci ne e' la terribile conferma. Si e' alzato il livello dello scontro in questo territorio e insieme al presidente del Parco dei Nebrodi mi sento anch'io un obiettivo". Lo afferma il sindaco di Troina, il 34enne Sebastiano Venezia, sotto scorta dal dicembre 2012. Le misure di sicurezza sono state rafforzate a entrambi. Venezia e' impegnato da anni a togliere dalle mani criminali 4000 ettari di campi e pascoli, terre del demanio pubblico per decenni sfruttate dalle violente cosche dei Nebrodi. Nel novembre 2015 la prefettura di Enna aveva sollecitato e ottenuto la rescissione di tutti i contratti di affitto dei terreni demaniali del Comune di Troina, gestiti dall''Azienda speciale Silvopastorale' istituita quasi 70 anni fa dalla Regione, proprio per gestire il grande patrimonio terriero e immobiliare dell'amministrazione. Era stato il ministero dell'Interno a delegare alla prefettura il compito di nominare una commissione d'indagine per verificare eventuali forme di condizionamento. La commissione aveva accertato l'incombente presenza di personaggi legati alla criminalita' organizzata che sarebbero riusciti a impedire che per gli affitti si procedesse a regolari bandi pubblici, ma soprattuto a bloccare l'aumento dei canoni rimasti tra i 15 ed i 30 euro per ettaro, lucrando sui contributi comunitari per circa 300 euro a ettaro. (AGI)
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