(AGI) - Palermo, 22 set. - La Commissione Antimafia dell'Assemblea regionale siciliana ha sentito stamane il sindaco di Siracusa Giancarlo Garozzo, dopo le sue dichiarazioni circa presunte presenze all'interno del Pd aretuseo di soggetti legati alla criminalita' organizzata. Nel corso dell'audizione, durata oltre un'ora, il primo cittadino, esponente renziano del Partito democratico, spiega il presidente Nello Musumeci, "ha ribadito le accuse, fornendo alla Commissione alcuni elementi conoscitivi, supportati da materiale cartaceo". Si e' anche parlato della struttura burocratica comunale e delle procedure che hanno portato all'apertura di un centro commerciale nel capoluogo aretuseo. "Alla luce delle dichiarazioni rese dal sindaco Garozzo - prosegue Musumeci - si rende necessaria l'audizione di altri soggetti, non solo nell'ambito della politica siracusana. La nostra Commissione ha il dovere di accertare se alcune pericolose contiguita' possano aver condizionato la sfera politica locale. Dobbiamo mettere assieme i diversi tasselli del mosaico per capire se si tratta di episodi disarticolati o di un preciso disegno". "Oggi in antimafia - ha confermato Garozzo all'Agi, al termine dell'audizione a porte chiuse in commissione - ho consegnato tutte le carte che riguardano fatti ed episodi inconfutabili sui rapporti di esponenti del Pd con soggetti appartenenti alla criminalita'. Sara' la commissione a decidere cosa fare". Nei giorni scorsi, il sindaco di Siracusa, sfiduciato dal suo partito a Siracusa, aveva segnalato la presenza di ombre all'interno della sua formazione politica. "Ho detto che qualcuno, nel Pd, dovra' prendersi la responsabilita' di quanto accade, anche perche' si e' determinata una spaccatura profonda all'interno del partito", ha aggiunto il primo cittadino che sulla 'scomunica' ricevuta dall'area Dem siracusana ha commentato: "Sono ben lontano dall'andarmene dal mio partito, sono componente dell'assemblea nazionale del Pd, ho una tradizione che viene dall'asinello di Prodi e inoltre ho da sempre militato nell'area renziana". Il sindaco di Siracusa si e' detto pero' allarmato per la denuncia dell'imprenditore di Siracusa che ieri ha dichiarato di avere dovuto pagare per quindici anni tangenti a funzionari e dirigenti del Comune. "Sono allarmato e ho ordinato un ispezione - ha affermato - anche se la procura ha gia' avviato una indagine, ma trovo singolare che l' imprenditore al quale sono state affidati per oltre dieci anni commesse dirette, abbia denunciato senza voler partecipare al bando di gara. Trovo che si tratti di una denuncia strumentalizzata politicamente. Ringrazio il presidente della commissione antimafia Musumeci e i componenti per l' attenzione prestata oggi, ho intanto confermato loro che resto a disposizione per qualsiasi approfondimento sulle carte che ho consegnato oggi". (AGI)
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