Mafia: caso Palermo, Legnini (Csm) "saremo rigorosi e tempestivi"
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Mafia: caso Palermo, Legnini (Csm) "saremo rigorosi e tempestivi"

Mafia: caso Palermo, Legnini (Csm) "saremo rigorosi e tempestivi"

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(AGI) - Palermo, 25 set. - "Siamo qui per trasmettere un fortemessaggio di grande attenzione, tempestivita' nelle decisioniche spettano all'organo di autogoverno della magistratura.Agiremo con il rigore e la tempestivita' necessari perristabilire serenita', prestigio e autorevolezza all'azionedegli uffici giudiziari di Palermo". Lo ha detto il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, dopo avere incontratoGioacchino Natoli e Salvatore Di Vitale, rispettivamentepresidenti della Corte di appello e del Tribunale di Palermo."A noi - ha aggiunto - interessano tre cose: fare in modo chela sezione misure di prevenzione di Palermo continui la suaattivita' regolare, salvaguardando la parte buona del lavorofatto fino a questo momento; che tutte le autorita' competenti,a partire dalla magistratura inquirente, siano messe nellecondizioni di portare fino in fondo le attivita' diaccertamento in modo che si sappia tutto di cio' che e'accaduto in questi anni; acquisire elementi di valutazioneaffinche' la Prima commissione immediatamente e poi il Plenumpossano adottare tutti i provvedimenti urgenti necessari". Ai giornalisti che facevano notare una circolare - varatadal nuovo presidente della sezione Misure di prevenzione - chevieta incarichi a parenti, amici intimi di magistrati ecancellieri della sezione, Legnini ha detto: "Il presidente DiVitale ci ha detto che il nuovo presidente della sezione Misuredi prevenzione sta facendo un ottimo lavoro e che in pochigiorni ha riorganizzato e adottato delle misure importanti. Sultema piu' generale ne parleremo, ne discuteremo". Legnini ha poi spiegato che il Csm "si muove su atti diimpulso ben precisi. Lo abbiamo fatto il giorno dopo averericevuto un atto di segnalazione di irregolarita' dalla Procuradi Caltanissetta. E' difficile immaginare che ci possa muoveresulla base di sospetti e non avendo elementi concreti adisposizione". E sull'eventuale procedimento disciplinare hadetto: "La prima commissione va avanti. Dopo di che, sesopraggiunge una istanza dei titolari dell'azione disciplinare,ovviamente noi provvederemo di conseguenza. Siamo titolari dientrambe le funzioni". E ancora: "Non posso anticipare leproposte che formulera' la Prima commissione. Cio' che possodire e' che il presidente del Tribunale di Palermo ci hatrasmesso una preoccupazione derivante dal fatto che c'e'sconcerto per i fatti che sono emersi fino a questo momento. Ec'e' bisogno di riacquisire serenita'. Che portera' alleconclusioni della Prima commissione e poi del Plenum del Csm".Del resto, quello dei beni confiscati e dell'affidamento degliincarichi agli amministratori giudiziari "e' un grande tema chenoi non mancheremo di affrontare. Era gia' in programma, aluglio era gia' stato espresso un parere. Ci ha colpito peresempio, ce lo dira' il presidente del Tribunale di Palermoquando' verra' audito formalmente, il fatto che e' difficileanche ricomporre una mappa completa degli incarichi conferiti.Occorre una organizzazione piu' precisa e trasparente". (AGI).
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