Lavoro: piu' povero in Sicilia, -30% quello a tempo indeterminato
(AGI) - Palermo, 28 set. - E' un lavoro sempre piu' povero e con meno diritti, q...
(AGI) - Palermo, 28 set. - E' un lavoro sempre piu' povero e con meno diritti, quando c'e', quello che si afferma in Sicilia. Lo rileva uno studio della Cgil regionale secondo cui l'occupazione a tempo indeterminato tra gennaio e luglio del 2016 ha registrato, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, un calo del 30% (fonte Inps). Sono aumentati invece i contratti a tempo indeterminato e l'apprendistato, addirittura raddoppiato, ma non tanto da garantire un saldo positivo (- 9,6 per cento, il saldo dei contratti). Inoltre, strumenti come i voucher hanno registrato un boom, con un + 52,4% , superando il gia' alto dato nazionale del 36,2%. "Accade- ha osservato Pagliaro- che il lavoro tradizionale con garanzie e retribuzione adeguata viene sostituito con lavoro povero". Questo quadro va strettamente correlato alla caduta dell'industria e dell'edilizia e all'ampliamento della base occupazionale in turismo, commercio e servizi. Gia' i dati nazionali parlano del resto del 40% di occupati che percepiscono non piu' di mille euro netti al mese. "In Sicilia- ha sostenuto Pagliaro- il quadro e' ancora piu' grave". In questo contesto strumenti come il Jobs act, "stanno mostrando la corda- ha detto il segretario della Cgil Sicilia- con trasformazioni del lavoro in contratti a tempo indeterminato che in un anno si sono ridotte del 23,2%. Le 23 mila assunzioni effettuate con questo strumento sono un numero ben lontano dalle aspettative. Deludenti, per la Cgil Sicilia anche le politiche per l'occupazione giovanile con strumenti come i tirocini che "sono stati piu' che altro un regalo alle imprese- ha detto Andrea Gattuso, responsabile del dipartimento politiche giovanili- registrando un saldo occupazionale dopo 2 anni ( e non uno come dicono all'assessorato) di meno di 8.000 assunzioni, finanziate con 32,5 milioni di bonus, a fronte di 46.569 tirocini attivati (4,2%)".
E' intanto in corso una trattativa specifica tra la regione e il ministero del lavoro che dovrebbe portare al finanziamento con complessivi 142 milioni degli ammortizzatori in deroga per le aree di crisi complessa di Gela e Termini Imerese e per la formazione professionale. Per la Cgil Sicilia "le difficolta' dei lavoratori siciliani- ha sottolineato - trovano conferma nell'alto di numeri di consensi raccolti attorno alla Carta dei diritti universali del lavoro, che la Cgil punta a trasformare in progetto di legge di iniziativa popolare per giungere a un nuovo Statuto": 82.059 le firme raccolte in Sicilia. (AGI)
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