(AGI) - Palermo, 14 giu. - Celebrato a Villa Niscemi, sede di rappresentanza del Comune di Palermo, l'iftar, la cerimonia che ogni giorno del Ramadan celebra la fine del digiuno quotidiano. Per la prima volta, ieri, si e' svolta in una sede istituzionale su invito del sindaco Leoluca Orlando e del presidente della Consulta delle culture, Adham Darawsha. Per l'occasione, la Sala delle Carrozze e' stata adibita a luogo di culto islamico dove i rappresentanti delle varie comunita' hanno celebrato la preghiera della Sera e cioe' quella che decreta la fine del digiuno giornaliero. Oltre al sindaco e al presidente della Consulta, erano presenti i consiglieri, i consoli generali di Tunisia e Marrocco e i rappresentanti di tutte le comunita' religiose, i rappresentanti della Curia guidata dal vescovo Corrado Lorefice ed ancora i rappresentanti delle comunita' ortodossa rumena, valdese, evangelica ed ebraica. La chiamata alla preghiera e' stata fatta dall'imam italiano Francesco Macaluso, mentre i riti della preghiera sono stati celebrati dall'imam marocchino Abdelrahaman Mostafa. Dopo la preghiera tutte le comunita' hanno benedetto un albero d'ulivo che piantato oggi a Villa Niscemi, come segno permanente di questa iniziativa per poi spostarsi all'interno della sede istituzionale del Comune dove hanno diviso le pietanze preparate dai rappresentanti della Consulta delle Culture e delle comunita' del Bangladesh, Tunisia, Pakistan, Tamil, Filippine, Polonia e Capoverde.
"Si e' trattato di un momento storico di partecipazione e condivisione - ha detto il sindaco Orlando - che ha coinvolto le comunita' islamiche e tutte le comunita' religiose presenti nel nostro territorio a conferma chela nostra citta' e' la Capitale dell'accoglienza, della pace e dell'integrazione. Per questo, ringrazio il presidente della Consulta delle culture e tutte le comunita' presenti che si sono resi protagonisti con questa cerimonia di un altro nuovo importante tassello da aggiungere al mosaico Palermo".
"Voglio ringraziare il sindaco Leoluca Orlando che ha aperto la casa di tutti i palermitani alla comunita' islamica rompendo di fatto un tabu', oltre a tutte le comunita' che hanno voluto condividere con i musulmani di Palermo questo grande momento spirituale - ha detto Adham Darawsha - Si e' ribadito il concetto che a Palermo i musulmani sono a casa. E' stato molto piacevole vedere anche tutte e comunita' rappresentate nella Consulta e nella citta' partecipare a questa serata che ha sigillato un nuovo fatto tra tutte le comunita' religiose basate su valori di pace e convivenza. Un altro risultato realizzato grazie all'impegno della Consulta e dell'amministrazione per costruire ponti di dialogo ed amicizia". (AGI)
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