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Estorsioni: commerciante fa condannare aguzzini, "non li perdono"
(AGI) - Caltanissetta, 23 set. - "Non perdono i miei estortori.Devo dire grazie soprattutto all'associazione antiracket diGela che in questi anni cosi' difficili mi ha accompagnato inquesto lungo percorso". A parlare il titolare di unaricevitoria della provincia di Caltanissetta che ha subito ilpizzo per cinque anni. Poi la svolta, la decisione didenunciare i suoi aguzzini che sono stati tutti condannati invia definitiva. Fra loro anche una donna, madre dei dueestorsori. Una storia di usura trasformatasi ben presto inracket. Oggi, il commerciante, dopo aver ottenuto unaprovvisionale del 70 per cento per
(AGI) - Caltanissetta, 23 set. - "Non perdono i miei estortori.Devo dire grazie soprattutto all'associazione antiracket diGela che in questi anni cosi' difficili mi ha accompagnato inquesto lungo percorso". A parlare il titolare di unaricevitoria della provincia di Caltanissetta che ha subito ilpizzo per cinque anni. Poi la svolta, la decisione didenunciare i suoi aguzzini che sono stati tutti condannati invia definitiva. Fra loro anche una donna, madre dei dueestorsori. Una storia di usura trasformatasi ben presto inracket. Oggi, il commerciante, dopo aver ottenuto unaprovvisionale del 70 per cento per il danno subito, haincassato dal fondo antiracket tutto cio' che gli spettava. "Ilpizzo - ha detto Renzo Caponetti, presidente dell'associazioneantiracket di Gela - seppur in maniera diversa rispetto aglianni bui della guerra di mafia, qualcuno continua a pagarlo. Aimporlo sono sia uomini di Cosa nostra sia appartenenti allamicrocriminalita'. Noi pero' continuiamo a dire alle vittimeche denunciare conviene". Ad oggi sono 163 gli imprenditori delNisseno che si sono rivolti all'associazione di Gela e chehanno denunciato il calvario subito. Un centinaio di loro hagiu' ottenuto il risarcimento dei danni subiti. (AGI).