(AGI) - Palermo, 15 set. - Una marcia, un fiore, una festa. Palermo ricorda il suo parroco. Padre Pino Puglisi e' stato ucciso 23 anni fa, nel giorno del suo compleanno, da un killer di mafia poi convertito dal suo sorriso. Lo stesso che hanno conosciuto generazioni di palermitani durante la sua lunga attivita' di pastore buono e gioioso, capace di ascoltare e di accogliere quelli che considerava suoi figli. Per decenni il prete martire, beatificato il 25 maggio 2013, si e' fatto compagno di anime fragili e in crescita, tirando fuori fiducia e bellezza. Poi e' arrivato a Brancaccio e anche li', dove molti vedevano solo assenza di speranza e di possibilita' di una redenzione, da parroco ha costruito una comunita' e messo in moto energie, scontrandosi inevitabilmente con quei mafiosi che della bellezza e della liberta' sono nemici. Questa bellezza e questa gioia oggi vengono celebrate dalla Chiesa guidata da Corrado Lorefice, che con il sacerdote ha collaborato, e dalla citta'. Ieri sera una fiaccolata ha illuminato la notte di Palermo. Stamane 'un fiore per don Puglisi', con l'omaggio silenzioso di numerosi palermitani in cattedrale, dove sono custodite le spoglie di 3P, padre Pino Puglisi, dentro una grande spiga di grano realizzata in marmo, segno di una vita che donata per intero continua a dare frutto. Poi la celebrazione eucaristica alle 18 in cattedrale e dalle 20.30 "Festa con 3P", con don Corrado e don Ciotti, pensata come "un messaggio alla citta'" per ricordare il suo sacrificio e il suo impegno, soprattutto ai piu' giovani che ancora non lo conoscono. Un'iniziativa alla quale hanno aderito decine di artisti. Saranno presenti anche dieci ragazzi del carcere minorile di Trapani che hanno chiesto un permesso per essere presenti. Il vescovo ha voluto con forza questa iniziativa e ha chiamato a raccolta tutti coloro che hanno operato sotto il segno di padre Puglisi. L'idea e' di ridare al suo messaggio un'attualita' che non hai mai perso e che ora deve passare ai giovani. "Noi non ricordiamo l'uccisione di Puglisi, noi ricordiamo il suo messaggio che era gioia", spiegano gli organizzatori, "Lorefice e' stato chiaro: parliamo con tutti". Spiega padre Francesco Michele Stabile: "Non piangiamo un uomo morto, ma viviamo nella gioia di un uomo risorto. Puglisi non stette mai zitto, anche davanti alle autorita' stette sempre in piedi, mise alla gogna la mafia, fu una spina nel fianco di Cosa nostra, togliendole l'aureola che si era costruita e fece rialzare la testa a tanti giovani. Vogliamo sottolineare che Puglisi era un grande educatore e questo aspetto non e' mai stato messo abbastanza in evidenza in questi anni". La curia sta pensando alla realizzazione di un centro-laboratorio dedicato a Puglisi, un luogo dove sia possibile raccogliere i documenti legati alla sua vita", ma anche fare studi e riflessioni,progettare interventi. La richiesta, ha spiegato, e' partita dal basso, ma Lorefice l'ha subito sposata. Tra gli artisti presenti sttasera Moni Ovadia, Roberto Lipari, Salvo Piparo, Sei Ottavi, Lucina Lanzara, Lassatil Abballari, Coro Polifonico del Balzo, Stefania Blandeburgo, Compagnia del Ciclope, Pirati dello Spirito, Sergio Munafo', Compagnia Movimento e Danza, Cris Peace, Volontari Clown Vip. (AGI)
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