(AGI) - Palermo, 27 gen. - Nessuno e' escluso dalla Mensa eucaristica. E tutti abbiamo bisogno di misericordia e accoglienza. La Chiesa di Palermo guidata dal suo pastore, don Corrado Lorefice, si inserisce nel solco di Papa Francesco. Il Consiglio diocesano e il Consiglio presbiterale, stanno portando avanti il loro contributo di idee al documento predisposto dall'apposita Commissione nominata dall'arcivescovo che ha elaborato i criteri diocesani per il discernimento ecclesiale delle coppie divorziate o conviventi.
La commissione e' composta da don Carmelo Torcivia, don Alerio Montalbano, don Fabrizio Fiorentino, don Vincenzo Talluto, don Lillo Dugo, don Antonio Mancuso, padre Carlo Aquino, le professoresse Marida Nicolaci e Ina Siviglia e le coppie formate da Lia Mulia e Giuseppe Re e da Peppino Dell'Aria e Rosanna Imburgia. Nella redazione del documento si e' scelta una linea nella continuita' del Magistero della Chiesa, facendo riferimento al primato della coscienza come previsto dall'Esortazione apostolica post-sinodale del Santo Padre Francesco "Amoris laetitia".
"Nella mens di Papa Francesco questo e' il documento pastorale - chiarisce Lorefice - di una Chiesa che deve declinare i tempi che viviamo, nella consapevolezza che siamo tutti peccatori perdonati, accolti e ammessi gratuitamente alla mensa eucaristica. Noi dobbiamo fare il nostro cammino certi del passo dell'oggi e maturare un itinerario penitenziale e di fede".
Ad accompagnare le coppie saranno presbiteri, diaconi e operatori pastorali formati, partendo la presupposto che l'Eucaristia non e' un punto di arrivo o un premio, ma rimane una realta' di dono. Diverso il discorso dell'esercizio della ministerialita' che deve portare a un dialogo con chi presiede la comunita'. I due organismi diocesani stanno lavorando, viene spiegato dalla Curia, "in piena comunione ecclesiale, cosi' come richiesto dall'arcivescovo", al quale spettera' il discernimento conclusivo prima della pubblicazione del documento diocesano, prevista entro la prossima Pasqua e che dettera' i criteri per tutta la comunita' diocesana. (AGI)
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