(AGI) - Siracusa, 26 lug. - Concluse le indagini a carico di 9 persone in relazione alla mancata indizione di un referendum popolare con oggetto l'abbassamento del valore del gettone di presenza dei consiglieri del Comune di Priolo Gargallo. I componenti della Commissione consiliare di vigilanza, con decisione del 23 marzo 2013 avevano escluso il promotore del referendum dalla possibilita' di avere un incontro con la commissione, per discutere e chiarire l'iter della consultazione. Tale delibera, dagli accertamenti compiuti, e' stata assunta in violazione dello Statuto e del Regolamento per l'istituzione di referendum consultivi del Comune. Con la conseguenza di ostacolare la consultazione, "privando", secondo chi indaga, "i cittadini priolesi, di esercitare il loro diritto di voto". Cio' ha permesso, dunque, che i consiglieri (fra cui gli stessi membri della commissione) potessero continuare, senza confrontarsi con l'opinione pubblica e la volonta' dell'elettorato, di "percepire - spiegano gli inquirentui - un gettone di presenza indebito, perche' quantificato in misura superiore al limite normativamente previsto". A notificare il provvedimento di conclusione indagini sono stati gli agenti della Polizia di Stato, in servizio al commissariato di Priolo, coordinati dal sostituto procuratore Tommaso Pagano. (AGI)
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