(AGI) - Palermo, 8 giu. - Le nanotecnologie sviluppate dal Cnr in Sicilia all'Accademia delle Scienze della Russia. Sono i risultati nel campo delle nanotecnologie per la chimica verde il tema della lezione di Mario Pagliaro oggi a Mosca, all'istituto 'Zelinsky'. Fondata dallo Zar Pietro il Grande, l'Accademia e' la piu' antica e prestigiosa istituzione scientifica di un paese storicamente all'avanguardia della ricerca scientifica.
Gli accademici di Russia conducono ricerche fondamentali ed applicate in tutti i campi delle scienze, inclusa la chimica, in cui gli scienziati russi primeggiano a livello internazionale. "L'interesse dei colleghi russi per i risultati conseguiti dal Cnr - dice Pagliaro - nasce anche dal rilievo applicativo delle ricerche condotte in Sicilia dai numerosi giovani nei nostri laboratori: ed e' con loro che condividiamo questo riconoscimento".
Usando i materiali sviluppati dal Gruppo del chimico del Cnr in collaborazione con ricercatori israeliani, canadesi e portoghesi, e' divenuto possibile condurre in modo piu' efficiente molti dei principali processi di sintesi impiegati dall'industria della chimica fine e farmaceutica, eliminando la formazione di sottoprodotti e riducendo drasticamente l'uso dei solventi.
"I nanomateriali catalitici sviluppati applicando l'approccio chimico alle nanotecnologie", aggiunge Pagliaro, "sono fra i casi di maggior successo in tredecenni di ricerche nel campo del nanotech". Ricordati il prolungato soggiorno a Palermo della Zarina russa Alessandra Fedorovna, moglie dello Zar Nicola I e il rapporto di amicizia fra il chimico siciliano Stanislao Cannizzaro e quello russo Dimitry Mendeleev, padre della Tavola periodica, che defini' Cannizzaro il suo "vero predecessore". (AGI)
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