Appalti: la Sicilia non e' in 'gara', in 8 anni crollo lavori 80%
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Appalti: la Sicilia non e' in 'gara', in 8 anni crollo lavori 80%

Appalti: la Sicilia non e' in 'gara', in 8 anni crollo lavori 80%

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(AGI) - Palermo, 21 set. - In Sicilia continua il crollo dellegare d'appalto di competenza regionale pubblicate sullaGazzetta ufficiale e monitorate dall'Ance Sicilia. Nel periodogennaio-agosto 2015 si e' registrata un'ulteriore flessione delnumero di bandi (155 contro i 172 dello stesso periodo del2014, -9,88%) e degli importi posti in gara (189,1 milioni afronte di 211,4 milioni dei primi otto mesi dello scorso anno,pari a -10,55%). La provincia con il peggiore calo e' stataCaltanissetta (-50% di gare e -81,50% di importi), mentre visono state insolite impennate a Catania (+37,50% di gare e+93,37% di importi) e a Ragusa (+62,50% di gare e + 142,40% diimporti). Analizzando le serie storiche annuali complete,emerge che il mercato degli appalti in Sicilia ha ormai toccatoil fondo. Il 2015, quindi, conferma la serie negativa, portandoad agosto, rispetto al 2007, la soglia di perdita a -81,05% pernumero di gare e a -78,75% per importi a bando. Dal 2007, annodi inizio della crisi, con 1.238 gare per 1 miliardo e 269milioni di euro, si e' progressivamente scesi di oltre il 50%,fino al 2011, quando invece si era registrata una minimaripresa (615 gare, +7,89% rispetto al 2010, per 563 milioni,+5,42%). Ma dal 2012 e' ricominciata inesorabile e costante ladiscesa, che nel 2014 ha segnato appena 307 gare per 356,4milioni. Rispetto al 2007, la flessione e' stata di -75,20% pernumero di gare e di -71,93% per importi. "Spiace rilevare -osserva Santo Cutrone, presidente facente funzioni di AnceSicilia - come l'attuale governo regionale non abbia saputoinvertire la tendenza. Sicuramente - precisa Cutrone - hainciso la situazione ereditata dalle precedentiamministrazioni, ma il mancato utilizzo dei fondi europei hafatto il resto. A cio' si aggiunge un elenco di 425 operecantierabili per 3,7 miliardi di euro, presentato a fine aprilea Roma al ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, cherestano inspiegabilmente in stand by, quando invece, a livellonazionale, si registrano dati positivi sulla ripresa delsettore delle costruzioni". Al contrario in Sicilia "anche alivello di singoli assessorati - incalza Cutrone - non sirileva un particolare dinamismo nella pubblicazione di bandi digara. Anzi, vengono definanziate opere da completare percoprire disavanzi di bilancio e pagare spese assistenziali,come accaduto nella Giunta regionale del 14 settembre scorso:alla realizzazione della Nord-Sud e' stato sottratto un importodi 87,9 milioni che si aggiunge ad un precedentedefinanziamento di 172 milioni gia' operato dalla Giuntaregionale lo scorso 20 giugno". "L'auspicio - conclude Cutrone- e' che, nell'imminenza dell'avvio della nuova programmazionedei fondi europei vi sia, da parte della classe politica edella burocrazia, una necessaria inversione di tendenza che nonfaccia perdere ulteriori risorse e consenta finalmente diaprire cantieri in Sicilia". (AGI).
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