(AGI) - Palermo, 28 giu. - Passo avanti decisivo sulla vertenza Wind Tre. Siglata l'ipotesi di accordo da sindacati, azienda e dalla Comdata, la multinazionale che gestira' il servizio di customer care del 133. L'ipotesi, frutto di lunga trattativa, sara' sottoposta al vaglio dei lavoratori di Palermo, Roma Cagliari e Genova durante le assemblee che si svolgeranno fino al 3 luglio. Dal 5, come previsto dalle normative vigenti in ambito di cessione di ramo d'azienda, scattera' il passaggio a Comdata - gruppo industriale internazionale italiano attivo nel settore dei servizi alle imprese - di 916 persone, di cui circa 300 solo a Palermo.
Con la stipula del documento si vogliono garantire tutti i livelli occupazionali, le clausole sociali che legano questa commessa al lavoratore e non alla compagnia appaltante in caso di cambio appalto, il passaggio su base volontaria dei lavoratori part time da 4 e 5 a 6 ore giornaliere e l'accesso al Fondo di solidarieta' Wind Tre per garantire la copertura sanitaria ai lavoratori e alle loro famiglie.
Commenta Tania D'Agostino, segretaria organizzativa Fistel Cisl Sicilia e Rsu Wind Tre: "Pur fortemente contrariati per quanto sta avvenendo, riteniamo che le clausole previste servano a legare il lavoro al lavoratore, mantenendo saldo l'ambito territoriale per i prossimi 7 anni con le opportune garanzie anche nel caso di recesso anticipato di una delle parti". I lavoratori potranno accedere al Fondo di Solidarieta' di Wind 3, manterranno il ticket restaurant dal valore di sei euro, verranno garantite anche le sedi di lavoro e le ferie giu' maturate. Giudicato positivamente il piano formativo che prevede la qualificazione dei lavoratori nell'ambito del trattamento digitale del cliente, attraverso chat, messaggi, social, la nuova frontiera del customer care che va sempre di piu' verso la digitalizzazione. "Senza questo verbale di accordo - conclude Tania D'Agostino - il passaggio a Comdata avverrebbe senza alcuna garanzia, tranne quelle previste dalla legge, con il rischio serio di rendere, in tempi brevi, precari tutti i lavoratori". (AGI)
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