(AGI) - Palermo, 21 giu. - Da Trapani, dalla Sicilia, una buona notizia: il primo esempio in Italia di sportello per il collocamento e contro l'illegalita' in agricoltura. L'attuazione congiunta della recente legge 199 contro il caporalato e del Protocollo "Cura-Legalita'-Uscita dal ghetto", sottoscritto lo scorso anno, "costituisce un passo avanti nella lunga battaglia contro l'intermediazione illecita di manodopera in agricoltura. L'accordo raggiunto a Trapani rappresenta un modello da seguire in tutto il Paese". Lo affermano i segretari generali di Uila e Uila Sicilia, Stefano Mantegazza e Nino Marino, commentando la firma dell'intesa Fai-Flai-Uila con Agrinsieme, Comune di Montebello di Mazara e Centro per l'Impiego di Castelvetrano che per la Uila e' stato sottoscritto dal segretario Tommaso Macaddino. Il leader nazionale della Uila Stefano Mantegazza, in particolare, sottolinea come sia "particolarmente importante il fatto di fornire servizi accessori, quali il trasporto sul luogo di lavoro e l'accesso ai bandi per l'ospitalita' dei migranti, alle aziende che accedono allo sportello tramite convenzioni concluse con l'ente bilaterale provinciale e con cooperative". "Il modello - Trapani dimostra che e' possibile costruire un nuovo modello di mercato del lavoro, trasparente e partecipato dalle parti sociali, in grado di offrire una concreta e valida alternativa al caporalato, cosi' come previsto dalla legge 199", ha concluso Mantegazza. (AGI)
.